«Il Sindaco Melucci investa preventivamente il Consiglio Comunale su tutte le decisioni riguardanti i delicati rapporti tra città, Ilva in A. S. e ArcelorMittal». È quanto chiedono, in queste ore decisive per il futuro della città e dello stabilimento siderurgico, i consiglieri comunali Stefania Baldassari e Marco Nilo: a maggior ragione dopo l’ordinanza emessa dal primo cittadino che impone all’azienda di eliminare le emissioni nocive entro 30 giorni pena la chiusura. I commissari di Ilva in Amministrazione Straordinaria hanno subito annunciato l’impugnazione del provvedimento.
«L’ordinanza del Sindaco – spiegano Baldassari e Nilo – quanto alle finalità ci trova pienamente d’accordo. La difesa da qualsiasi tipo di emissione potenzialmente inquinante non ha colore: ognuno di noi deve essere impegnato in tal senso utilizzando tutti gli strumenti normativi a disposizione. Quello che non comprendiamo è come possa coesistere lo strumento della ordinanza contingibile ed urgente con la previsione di rinviare l’applicazione e la efficacia della stessa alla esecuzione dei diversi interventi e attività previste. Se c’è l’urgenza ed il pericolo grave ed imminente, segnalato e corroborato da indicazioni scientifiche e tecniche univoche, occorre intervenire subito».
I consiglieri Baldassari e Nilo, pertanto, manifestano dubbi sullo strumento scelto dal sindaco Melucci.
Pertanto Stefania Baldassari e Marco Nilo si rivolgono direttamente al primo cittadino: «Signor Sindaco, ripetiamo quanto da tempo cerchiamo di dire: come consiglieri d’opposizione siamo sempre disponibili quando si tratta di lavorare per il bene comune di Taranto. Coinvolga, però, l’intero Consiglio Comunale preventivamente e lo informi delle eventuali decisioni: così potrà avere la piena e compiuta rappresentatività di tutta la città al suo fianco. Atteggiamenti isolati, pur apprezzabili nello scopo, non servono: una volta per tutte cerchiamo di fare realmente squadra senza egoismi, primogeniture o fughe in avanti. Altrimenti correrà e correremo, come città, il rischio di assumere posizioni differenti di volta in volta e di non essere così presi sul serio dalle istituzioni sovraordinate».
La chiosa riguarda l’ultimo appello lanciato dallo stesso Melucci: «Se lei chiede che la città sia interpellata prima della stipula di un eventuale accordo tra MiSe e Commissari di Ilva Spa in As e Arcelor Mittal, noi, in quanto rappresentanti eletti della città di Taranto, chiediamo di essere ascoltati da Lei prima di ogni decisione sul punto: altrimenti, deve essere ben chiaro, Lei parlerà a titolo personale e non a nome di Taranto e dei tarantini».