AXIST LICENZIA 35 DIPENDENTI. PROTESTA LA FIOM

"SCELTA SCELLERATA E INAPPROPRIATA". L'AZIENDA OPERA NELL'INDOTTO LEONARDO

Nella giornata di ieri, 16 Maggio, con una lettera indirizzata alle OO.SS ed RSU, l’azienda Axist – operante nel sito di Grottaglie – ha comunicato la cessazione dell’attività e l’avviamento della procedura di licenziamento collettivo per tutti i 35 lavoratori in forza presso lo stabilimento di Leonardo Grottaglie.

Questo l’intervento della Fiom Cgil firmato dal segretario Giuseppe Romano e da Pasquale Caniglia.

Come FIOM-CGIL riteniamo tale scelta scellerata ed inappropriata. Ci troviamo di fronte ad un vero e proprio “suicidio industriale” in un territorio ed uno stabilimento che, già in passato, ha pagato la fuoriuscita di oltre 700 lavoratori dell’indotto.
Consideriamo inopportuna e priva di logica questa decisione da parte di Axist, poiché per sopperire alla crisi congiunturale che sta attraversando lo stabilimento di Grottaglie – infatti Leonardo continua a sostenere in tutte le sedi d’incontro un incremento dei volumi produttivi già nel prossimo anno, con una ripresa stabile delle attività nel 2024 – poteva ricorrere all’utilizzo di altri strumenti anche straordinari, che potessero garantire la salvaguardia occupazionale.
Inoltre, riteniamo alquanto inspiegabile tale decisione poiché Axist svolge a tutti gli effetti lavorazioni indispensabili e di rilevante importanza per il ciclo produttivo delle fusoliere del 787, da ormai più di dieci anni e tra l’altro con attrezzatura di proprietà di Leonardo.
All’azienda Leonardo chiediamo di intervenire tempestivamente nei confronti di Axist, rispetto a quanto sancito nell’accordo Divisionale siglato il 17 Gennaio u.s. anche a salvaguardia della filiera dell’indotto.
Non possiamo assistere all’interno della stessa Azienda/Divisione siti che, per far fronte ad un immediato problema, fanno ricorso all’incremento di personale esterno, mentre qui a Grottaglie si licenziano i lavoratori.
Un’azienda come Leonardo ha anche una “responsabilità sociale” a cui non può sottrarsi o voltarsi dall’altra parte.
Come Fiom, solleciteremo l’intervento delle istituzioni e metteremo in campo tutte le azioni necessarie atte a salvaguardare il futuro di tutti i lavoratori e la tenuta occupazionale di un intero territorio.

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