Il personale del Commissariato di Manduria ha arrestato un noto pregiudicato di 72 anni del posto colpito da un ordine di esecuzione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Taranto per una pena definitiva di 30 anni di reclusione.
Il 72enne è considerato l’autore dell’omicidio di un funzionario della regione compiuto nel 2008.
In quel periodo, nei giorni successivi all’omicidio, l’allora 59enne fu arrestato dai poliziotti perché trovato in possesso di più di 1200 piante di marijuana per un peso complessivo di circa 430 chilogrammi che erano ben nascoste in un vigneto in un terreno di sua proprietà.
Come accertato dalle indagini condotte a quel tempo dal personale del Commissariato di Manduria e della Squadra Mobile del Capoluogo Jonico, l’omicida, di professione pastore, scarcerato pochi mesi prima, dopo aver scontato la pena per omicidio volontario, uccise il funzionario regionale con un colpo d’arma da fuoco al cranio per poi bruciarne il corpo nascosto nel cofano dell’auto della vittima.
Tre anni dopo, nel 2011, al termine delle indagini il pastore manduriano – ancora detenuto per il possesso della marijuana – fu arrestato anche per l’omicidio del funzionario pubblico, colpevole di non aver ultimato delle pratiche amministrative relative ad alcune richieste di finanziamenti regionali.
L’uomo nella mattina di ieri è stato pertanto rintracciato presso il suo domicilio e dopo le formalità di rito accompagnato presso la Casa Circondariale di Taranto.