“ARCELOR, SENZA IMMUNITA’ ACCORDI DIVENTANO CARTA STRACCIA”

La presa di posizione dei sindacati confederali

“L’approvazione dell’articolo 14 del disegno di legge di conversione del decreto legge n. 101 del 3 settembre 2019 è un fatto grave”. Lo dicono i vertici nazionali di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm a proposito della soppressione dell’immunità penale per ArcelorMittal relativamente al piano ambientale della fabbrica a Taranto. “Non ha nessuna credibilità un’azione politica e aziendale che a un anno di distanza cambia le carte in tavola e agevola negativamente la congiuntura non favorevole all’industria italiana”, aggiungono i sindacati. Abbiamo sottoscritto con grande fatica un accordo il 6 settembre 2018 che da un lato l’azienda e dall’altro il Governo potrebbero far diventare carta straccia” affermano i segretari generali Bentivogli, Re David e Palombella. Che ricordano poi come l’addendum al contratto siglato a settembre 2018, il 14, prevede che “l’affittuario potrà altresì recedere dal contratto qualora un provvedimento legislativo o amministrativo, non derivante da obblighi comunitari, comporti modifiche al piano ambientale” così come approvato dal Dpcm di settembre 2017, rendendo “non più realizzabile, sotto il profilo tecnico ed economico, il piano industriale”. I sindacati infine annunciano di aver chiesto da giorni un incontro alla nuova ad di ArcelorMittal, Lucia Morselli, e concludono: “Se non otterremo una conferma di tutti gli impegni presi, avvieremo al più presto un percorso di mobilitazione”. (AGI)

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