“La prima riunione delle quattro che oggi abbiamo con ArcelorMittal ha visto l’azienda tener fede a quanto ci ha annunciato ieri a Roma. Nelle manutenzioni centrali rientreranno infatti dalla cassa integrazione 53 persone”. Lo dichiara ad AGI il segretario Uilm, Antonio Talò, dopo il primo confronto tra ArcelorMittal e sindacati (rsu di fabbrica). Le altre riunioni in programma oggi riguardano le acciaierie 1 e 2, i treni nastri 1 e 2 e gli altiforni. “Certo – dichiara Talò -, abbiamo migliaia di persone in cassa integrazione a Taranto, ma il fatto che ArcelorMittal abbia dato un primissimo segnale concreto in coerenza con quanto manifestato ieri al tavolo, presente l’amministratore delegato dell’azienda, Lucia Morselli, è positivo. Sulle manutenzioni centrali, i delegati hanno anche evidenziato ulteriori posizioni da coprire e aspettiamo quindi altri passi avanti da ArcelorMittal”.
“Ieri – prosegue Talò – lo avevamo detto: l’apertura al tavolo deve essere sostanziata dai comportamenti concreti. E noi avremmo capito subito, dalle risposte a stretto giro, se ArcelorMittal voleva ancora perdere tempo oppure venire incontro a quanto noi stiamo denunciando da tempo, e cioè riparti ridotti ormai al minimo come forza lavoro presente e manutenzioni che non si fanno agli impianti, con rischi per la sicurezza, perché i manutentori sono in cassa integrazione”. Per treni nastri, acciaierie e altoforni, il sindacato chiede invece che vi sia una rotazione fra coloro che sono su impianti che sono in marcia e gli altri che sono su impianti fermi. Avvicendando il personale a parità di impianti, si evita, per il sindacato, che si cristallizzi la situazione della cassa integrazione penalizzando economicamente solo determinate aree di lavoratori. Attualmente sono fermi il treno nastri 1, l’acciaieria 1 e l’altoforno 2. Infine è programmata per lunedì prossimo a Taranto una nuova riunione dell cabina di regia sui problemi delle imprese che lavorano con ArcelorMittal. Dopo i 9 milioni di pagamenti annunciati dall’azienda a copertura dello scaduto fatturo delle imprese fornitrici, queste ultime attendono ulteriori versamenti e ieri, secondo quanto riferiscono fonti sindacali, l’ad Morselli ha dichiarato alle sigle metalmeccaniche che nel giro di due settimane conta di regolarizzare lo scaduto. (AGI)