“La dichiarazione resa dall’ad di ArcelorMittal, Morselli, al presidente della Regione Puglia, Emiliano, circa il fatto che pagheranno le fatture scadute delle imprese dell’indotto-appalto siderurgico e che resteranno con la gestione sino a maggio, da un lato introduce nella vicenda una piccola schiarita e dall’altro cambia lo scenario. Attendiamo comunque di verificare meglio sia l’una che l’altro”. Lo dichiara ad Agi il presidente di Confindustria Taranto, Antonio Marinaro, dopo la telefonata ricevuta ieri sera dal governatore Emiliano che lo ha informato del colloquio avuto a Bari, negli uffici della presidenza della giunta, con l’ad Morselli. “Si – rileva Marinaro ad Agi – lo scenario è cambiato e si è verificato qualcosa che sino a ieri pomeriggio di fatto non esisteva. Cambia lo scenario, si afferma una continuità di interlocuzione ma soprattutto il fatto che l’azienda ha dichiarato di voler restare con la gestione sino a maggio potrebbe dare più forza e respiro alla trattativa che si è aperta col Governo e col premier Conte. C’era già un confronto col Governo, penso che a maggior ragione – prosegue Marinaro – deve proseguire adesso che l’azienda resta sino a maggio e gestisce il gruppo”. Interpellato circa le ragioni della sterzata di ArcelorMittal, Marinaro osserva che “il gruppo sta ridimensionando in diverse aree, prova ne é lo stop degli impianti dal Sudafrica alla Polonia, ma in Italia le cose sono un po’ diverse e poi penso che la fissazione dei termini a maggio, per l’esame dell’atto di citazione, da parte del Tribunale di Milano, ha consigliato loro di essere più cauti, più prudenti. Tu ArcelorMittal, è in sostanza il ragionamento che faccio, sei vincolato ad un contratto e se il Tribunale non dichiara la fondatezza delle tue ragioni a favore del recesso, non puoi mica andartene così”. (AGI)