“L’azienda preso atto delle rivendicazioni sindacali, ha comunicato le modifiche organizzative sia dal punto di vista della rotazione che dell’aumento del personale di manutenzione. Pertanto, a partire da lunedì 28 il numero dei lavoratori presenti in fabbrica passerà da un totale di 3680 a 3910”. Lo annunciano stasera i sindacati metalmeccanici Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm dopo gli incontri tenutisi oggi con ArcelorMittal. “In merito ai futuri assetti produttivi – si afferma – l’azienda ha comunicato ai coordinatori di fabbrica di Fim, Fiom, Uilm e Usb, la ripartenza di alcuni impianti dell’area a freddo e l’aumento produttivo dell’area acciaieria. Infatti, il 12 ottobre è prevista la ripartenza del reparto Produzione lamiere 2, mentre per il reparto Laminatoio a freddo ci saranno degli aggiornamenti su possibili ripartenze”. “Inoltre – dicono ancora le sigle metalmeccaniche – l’azienda ha dato attuazione, in base alle richieste sindacali, ad effettuare ed aumetare una rotazione del personale tra impianti similari di altoforni, acciaierie e treno nastri. Restano in sospeso alcune postazione che dovranno essere discusse nei prossimi giorni”. “In area Manutenzioni Centrali – comunicano i sindacati – al momento, vi è stato un incremento di 53 lavoratori e la prossima settimana ci sarà un ulteriore focus su reparti non coinvolti dall’aumento del personale”. Per i sindacati, “è del tutto evidente, che quanto discusso in data odierna con ArcelorMittal non ha nulla a che vedere con la trattiva in corso presso il Mise, ma ha affrontato e discusso questioni di carattere organizzativo, gestionale e di sicurezza con cui concretamente diamo riscontri oggettivi alle esigenze dei lavoratori”. (AGI)