AEROSTAZIONE DI GROTTAGLIE, LAVORI NON-STOP (FOTOGALLERY)

Confermati gli impegni di Aeroporti di Puglia per lo scalo "Marcello Arlotta"

Lavori non-stop all’aeroporto “Marcello Arlotta” di Grottaglie, che si prepara ad ospitare anche un hub per voli cargo e l’industria di «dismantling», che sarà il primo centro italiano di smontaggio degli aerei per il riciclo dei materiali. Nel frattempo, grazie al G7,  la viabilità intorno all’aeroporto di Taranto-Grottaglie “M. Arlotta” e allo stabilimento “Leonardo” hanno registrato importanti interventi. Le strade provinciali che portano nella zona aeroportuale della provincia di Taranto sono state completamente riqualificate.

Sulla SP 80 (tratto di 3.7 chilometri), che collega Monteiasi a Montemesola, sono stati finanziati con il Fondo Sviluppo Coesione per un totale di 12 milioni di euro necessari alla costruzione di tre rotatorie, all’ampliamento dell’asse viario e all’ammodernamento della strada. Sono terminati in questi giorni. Per quanto riguarda la Sp 83, i lavori sono nella fase finale e in parte sono stati finanziati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in occasione del G7 che si terrà dal 13 al 15 giugno 2024 a Borgo Egnazia (Brindisi). È previsto l’arrivo nello scalo tarantino di alcune delegazioni che parteciperanno al summit.

Sulla Sp 83 il completamento della posa dell’asfalto per 3.5 chilometri,  la sostituzione dei guard-rail danneggiati e l’installazione della nuova segnaletica sia orizzontale che verticale.

Intanto, all’indomani della lettera inviata alla Regione Puglia e ad Aeroporti di Puglia dal sindaco e presidente della Provincia di Taranto, Rinaldo Melucci, abbiamo effettuato un sopralluogo all’aeroporto “Arlotta”. Qui, per quel che attiene agli impegni assunti dalla società presieduta da Antonio Maria Vasile, si registra la presenza di operai che lavorano su più cantieri.  Per apalti che, complessivamente, sviluppano sul territorio un giro di investimenti che si aggira intorno ai 200 milioni di euro. Grottaglie, com’è noto, nei piani di Aeroporti di Puglia e della Regione che è tra i suoi principali azionisti, si candida a diventare davvero l’aeroporto del futuro.

Squadre di operai sono al lavoro per l’ammodernamento e la riqualificazione dell’aerostazione passeggeri. Il progetto più avveniristico è sicuramente quello dello spazioporto. Si comporrà di un hangar, una struttura con una superficie di circa 8.000 mq, idonea ad accogliere un aeromobile del calibro del Boeing 747-8. Di fronte a questa struttura, si trova l’ampio piazzale di sosta degli aeromobili, che occupa un’area totale di circa 4.800 mq. A fianco dell’hangar sorgerà l’edificio polifunzionale invece ospiterà un museo, un centro di ricerca e un incubatore di start-up. Hangar e centro polifunzionale saranno collegati da un tunnel progettato da due archistar.

«Aeroporti di Puglia – aveva sottolineato il primo maggio scorso, durante una visita aperta all’Arlotta –  il  presidente Antonio Maria Vasile –

è il quinto gruppo italiano di settore. Qui il lavoro è stato pianificato fino al 2035. È un progetto complessivo su tutti gli scali della regione con un obiettivo ben preciso: attrarre i mercati internazionali. Entro il 2027, grazie a investimenti mirati, avremo un sistema di elevatissima qualità che inizia a Foggia e finisce a Grottaglie, passando per Bari e Brindisi. E per fare questo abbiamo deciso di spingere tantissimo sulle infrastrutture».

Ma Grottaglie, primo scalo in Italia, apre anche alla sostenibilità. Qui infatti sta nascendo il primo centro italiano di «dismantling», cioè smontaggio, smantellamento e riciclaggio degli aerei giunti ormai a fine vita. Obiettivo: recuperare e riutilizzare una quota non inferiore all’85-90% degli aeromobili, tra commercializzazione dei pezzi di ricambio e riciclo dei materiali. Si tratta di un investimento privato di circa 16 milioni di euro che interesserà una superficie complessiva di oltre 18mila metri quadrati, nello scalo aeroportuale jonico. Qui è prevista la costruzione di un hangar, lungo 80 metri e largo 82, in cui saranno smontati e “rigenerati” i singoli aerei. «Smonteremo e recupereremo motori e parti aeree molto costose e avremo la possibilità, grazie alla piattaforma cargo, di spedirle nel mondo abbattendo i tempi. Grottaglie – conclude il presidente di Aeroporti di Puglia – davvero già viaggia nel futuro».

Nessuna replica, se non quella dei fatti (e il nostro sopralluogo effettuato stamane, 6-6-2024, lo conferma), da parte di Aeroporti di Puglia alle osservazioni del sindaco di Taranto e presidente della Provincia, RInaldo Melucci. Altre questioni attengono alle competenze della Regione Puglia e, quanto ai voli civili, alle interlocuzioni con Enac rispetto al piano nazionale degli aeroporti. Di certo la Regione Puglia, e più volte lo ha sottolineato il presidente, Michele Emiliano, ha tutto l’intersse a far sviluppare a tutto tondo il sistema aeroportuale pugliese, da Brindisi a Bari, da Foggia a Grottaglie.

Insomma, pronta la nuova aerostazione, Grottaglie avrà da giocarsi – e tante sono già sul tavolo da tempo – tante carte: industriali, aerospaziali e voli di linea.

Ma ecco le immagini dei lavori in corso all’aeroporto “Arlotta” dopo il nostro sopralluogo effettuato stamane, 6 giugno 2024.

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