UIL TARANTO: SI E’ DIMESSO IL COORDINATORE PIETRO PALLINI

STAMATTINA LA LETTERA AI VERTICI REGIONALI

Clamoroso addio alla Uil di Taranto. Si è dimesso il coordinatore territoriale Pietro Pallini. Questa la sua lettera di dimissioni inviata al segretario generale Uil Puglia, Gianni Ricci.

Egregio Segretario generale,
Profondamente orgoglioso di ciò che oggi è la UIL di Taranto, onorandomi di averla rappresentata in tutti
quelli che sono stati i miei limiti e difetti, con la presente e dal ricevimento di questa: Rassegno le mie
irrevocabili dimissioni. Tuttavia, nell’interesse del regolare prosieguo delle attività confederali, ti manifesto
la mia incondizionata disponibilità ai necessari adempimenti politici ed amministrativi conseguenti le
doverose e necessarie custodie. Sulle evidenze di ciò, così come rappresentato nel corso della riunione
odierna, formulo altresì la necessità di concordare l’efficacia della revoca della legge 300 in mio favore per
ben coordinare il mio imminente ritorno alle precedenti attività di lavoro in fabbrica.
In ultimo, ti faccio il mio in bocca al lupo per il delicatissimo ruolo che sei stato chiamato ad assumere, nella
consapevolezza che lascio col mio incarico a Taranto uno degli eventi più preziosi della mia vita, attorniato
da straordinari colleghi, evidenti e validissimi professionisti, tanto nell’ambito lavorativo che in quello di
vita e umanità.
In tutti loro risiede spiccata intelligenza per comprendere a fondo il peso, ma soprattutto il vincolo della
mia dolentissima scelta nella consapevolezza di proseguire, comunque, tutti gli obiettivi della UIL. Aver
condiviso con loro i tanti risultati, fatti di momenti belli e meno belli, ma comunque unici, anche in
situazioni estreme e difficili è stato per me onorevole, esclusivo e straordinario. Esco in punta di piedi così
come sono entrato, colmo dell’insegnamento di valori e virtù per i quali resto comunque fiducioso che la
Confederazione presto ritrovi la determinazione ed il coraggio per compiere scelte dirette, per quel che
necessariamente si deve e, scelte contemperanti per ciò che ragionevolmente si può.
Tanto ti dovevo.

PIETRO PALLINI

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