Gli italiani andranno alle urne oggi – 4 marzo (dalle 7 alle 23) – con la nuova legge
elettorale, il ‘Rosatellum’, che presenta alcuni importanti cambiamenti nella
modalità di elezione dei candidati e dell’organizzazione di liste e collegi elettorali.
Di seguito trovate il nostro vademecum per sciogliere i dubbi su come
si vota e presentarvi alle urne preparati e consapevoli.
I documenti da portare: tessera elettorale e documento di identità
Si vota per eleggere i nuovi deputati (Camera) e senatori (Senato).
PUGLIA – Si sono insediati questo pomeriggio – 3 marzo 2018 – in Puglia i 4.026 seggi dove voteranno domani, dalle ore 7 alle 23, circa tre milioni e 300mila elettori (22.174 per la prima volta) per scegliere i propri rappresentanti in Parlamento. Le prefetture comunicheranno l’affluenza alle urne in tre momenti: alle 12, alle 19, e alle 23,30 quando si avrà l’affluenza definitiva dei votanti alla Camera e al Senato. Lo spoglio, invece, partirà dal Senato e poi si passerà alla Camera dei deputati. Qualche preoccupazione tra gli addetti ai seggi si registrano anche in Puglia per la novità del tagliando anti-frode, presente sulla scheda, il cui codice alfanumerico dovrà essere annotato accanto al nome dell’elettore e poi, prima che la scheda sia imbucata nell’urna da un membro del seggio, dovrà essere verificato e staccato.
LE SCHEDE PER CAMERA E SENATO
Due schede elettorali – Le schede (rosa per la Camera, gialla per il Senato)
rappresentano una novità assoluta. La scheda è fatta di diverse aree
corrispondenti a ciascun partito o coalizione.
Il candidato uninominale – Nello spazio rettangolare c’è un unico nome:
è il candidato scelto da ogni partito o coalizione nel singolo collegio uninominale.
I simboli dei partiti – Sotto, una serie di caselle indica un nome e un simbolo
di uno o più partiti, se in coalizione, che presentano da due a quattro
nomi del cosiddetto ‘listino bloccato’. Le singole liste dei candidati si presentano
nel proporzionale a sostegno del singolo candidato di collegio.
Due novità – La prima sono le ‘istruzioni per l’uso’: si trovano sul retro della
scheda. La seconda è il ‘tagliando antifrode’, con un codice progressivo alfanumerico,
introdotto per impedire il voto di scambio.
COME SI VOTA
A – L’elettore barra solo il nome del candidato del collegio uninominale. In
questo caso, il voto si trasferisce automaticamente al partito o ai partiti che lo
sostengono nella parte proporzionale. Se vi sono più partiti a sostegno di una
coalizione, il voto si ‘spalma’, in modo perfettamente proporzionale, a tutte le
liste che lo sostengono in quella circoscrizione.
B – L’elettore traccia un segno solo sul simbolo della lista, cioè del partito,
che vuole sostenere. Sia che si tratti di un partito singolo, sia che si tratti di un
partito in coalizione, il voto dato al partito si trasferisce automaticamente anche
al candidato nel collegio uninominale sostenuto dalla lista votata nella parte
proporzionale.
C – L’elettore può tracciare un doppio segno sul candidato dell’uninominale
e su una lista che lo appoggia nella parte proporzionale. Il voto è valido. Ma
attenzione: il voto è nullo se l’elettore traccia due segni, uno sul nome del candidato
nel collegio e uno sul simbolo di una lista, a cui quel candidato non è
collegato nella parte proporzionale (e viceversa).
AGGIORNAMENTO – Per eleggere i nuovi membri del Parlamento hanno votato questa mattina in Puglia il governatore pugliese Michele Emiliano, il sindaco di Bari e presidente Anci Antonio Decaro (Pd), l’ex presidente del Consiglio e candidato al Senato per Liberi e Uguali (LeU), Massimo D’Alema, e leader di Noi con l’Italia-Udc, Raffaele Fitto, candidato alla Camera nella coalizione di centrodestra. Emiliano ha votato a Bari, Decaro a Bari-Torre a Mare, D’Alema ha espresso il suo voto a Gallipoli (Lecce), Fitto nella sua Maglie (Lecce).
Lasciando il seggio, Emiliano è stato incalzato dai cronisti che ha ringraziato per il loro “lavoro”, ed ha augurato “una buona giornata di democrazia a tutti”. Decaro, ai giornalisti che gli facevano notare una buona affluenza ai seggi, ha sottolineato che “c’è tanta gente ed è un fatto positivo: il diritto al voto – ha rilevato – ce lo siamo conquistato tanti anni fa ed è giusto esercitarlo e non lasciare la scelta agli altri”. Alle 12 in Puglia aveva votato il 17,96%. A mezzogiorno in Basilicata i dati sull’affluenza registrano una percentuale del 16, 27; in provincia di Matera il 15,23%; in provincia di Potenza il 16,81%.Code al mattino per le votazioni in diversi seggi, con ogni probabilità dovute alla novità del tagliando antifrode. L’affluenza in Italia è al 19,02%.