In occasione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti della mafia, il Comitato per la Qualità della Vita (Cqv) del quale è presidente il prof Carmine Carlucci ha tenuto un significativo convegno presso l’Università degli Studi di Bari -dipartimento Jonico – nella sala conferenze di Giurisprudenza a Taranto l’11 marzo 2024. L’evento è stato un’occasione per onorare il sacrificio di Francesca Morvillo e riflettere sul ruolo cruciale delle donne nella società contemporanea.
Moderato e relazionato dal Prof. Losappio, il convegno ha visto la partecipazione di illustri relatori come l’Avv. Di Maggio, Presidente dell’Ordine degli Avvocati, il Vice Prefetto di Bari, la Dott.ssa Stefania Fornaro, e il Presidente della Camera Penale di Taranto, il Dott. Vincenzo Vozza.
Un tema di particolare rilevanza è stato il ruolo delle donne nello sport e nella storia, enfatizzato dalla relazione della Dott.ssa Annita Lavecchia intitolata “Le donne e lo sport”. In un contesto sociale dove i giovani possono essere facilmente attratti dalle influenze negative della criminalità organizzata, promuovere l’accesso allo sport e sostenere programmi sportivi nelle comunità può essere un potente strumento di prevenzione. Offrendo opportunità di partecipazione sportiva e supporto agli individui vulnerabili, si può contribuire a creare un ambiente favorevole alla crescita e al benessere dei giovani, aiutandoli a resistere alle tentazioni della criminalità e a costruire un futuro più luminoso e positivo per sé stessi e per la società nel suo complesso.
La partecipazione del Presidente della Commissione Regionale di studio e d’inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia, il Consigliere Regionale Renato Perrini, ha arricchito ulteriormente il dibattito. Ospiti speciali come Pino Forresu e Rita Simonetti hanno contribuito a rendere l’evento ancora più significativo.
Questo convegno è stato un momento di profonda riflessione e celebrazione del ruolo delle donne nella società. Attraverso l’esempio di Francesca Morvillo e il contributo di donne come lei nei settori della giustizia, dello sport e della ricerca, è emersa la necessità di continuare a promuovere l’uguaglianza di genere e la valorizzazione delle donne in ogni ambito della vita sociale.
Infine, è stata avanzata la richiesta di commemorare Francesca Morvillo dedicandole una via o un’aula del tribunale, per assicurare che il suo spirito e il suo coraggio rimangano vividi nella memoria collettiva e ispirino le generazioni future a lottare per un mondo più giusto e libero dalla criminalità organizzata.