Fabio Greco, presidente dell’Associazione delle Imprese dell’Indotto ILVA AIGI si è dimesso dall’incarico.
Questa la sua lettera di dimissioni e saluto.
Carissimi,
la costituzione di AIGI il 19 Gennaio 2023 ha segnato una svolta nel panorama dell’associazionismo a Taranto con la nascita di un nuovo attore, determinato a fare la differenza sul campo e nelle sedi istituzionali locali e nazionali.
“Senza se e senza ma…. “con questo motto è nata AIGI ed ancora:” Uno vale Uno”, il cuore dello statuto redatto e condiviso con tutti.
È trascorso un anno segnato da sfide incredibili, che ha visto AIGI, cioè tutti noi, ogni giorno in trincea a combattere per gli obiettivi che ci eravamo proposti.
La vicenda AdI non ci ha lasciato dormire la notte: la crisi che ha colpito Acciaierie d’Italia ha avuto ripercussioni profonde su molti dei nostri associati.
Abbiamo intensificato gli sforzi per assistere le aziende colpite, promuovendo dialoghi costruttivi con le istituzioni e altre associazioni industriali per negoziare soluzioni pratiche, prima fra tutte per la gestione dei crediti insoluti.
Ci siamo fatti conoscere e abbiamo tenuto incontri chiave con figure di spicco nel panorama politico e industriale, tra cui Ministri, Parlamentari e dirigenti di alto profilo.
Abbiamo interloquito con i vertici del Gruppo SACE, Gruppo MCC, Presidenza ABI, con i quali abbiamo condiviso incontri e fornito proposte.
Siamo stati attori e non spettatori in questo difficilissimo contesto e lo abbiamo fatto con passione e massimo impegno.
Ora bisogna guardare avanti per la crescita dell’Associazione.
Da tempo sostengo che va cambiata la governance del Consiglio Generale, come da assemblea dicembre 2023. Un passo importante ed ora improcrastinabile, dal momento che lo stesso è composto prevalentemente da imprenditori impegnati all’interno dell’ex ILVA.
È giunto il momento di un turn over per dare voce anche alle aziende di AIGI che operano negli altri settori.
I motivi che ci spinsero a costituire una nuova associazione furono proprio questi: tutelare nella massima trasparenza tutti i settori strategici territoriali.
E‘ necessario fare tesoro della nostra esperienza per non incorrere negli stessi errori. Si potranno così portare avanti le interlocuzioni su temi altrettanto importanti e cruciali quali sviluppo sostenibile, ZES, energie rinnovabili, economia circolare, navalmeccanica, porto, formazione e informazione alle aziende, argomenti che sono nella nostra agenda e che sono stati istituiti attraverso tavoli tecnici dove A.I.G.I. è presente. Occorre portare avanti tali argomenti, con la stessa intensità e resilienza che ci ha contraddistinto nel affrontare le problematiche Ex Ilva.
A.IG.I. è nata per operare a tutto campo e, per sottolineare questa nuova fase, credo fermamente che vada cambiato anche il Presidente.
Il rinnovamento è fonte di nuovi stimoli e responsabilità per tutti e permette di evitare ruggini che fisiologicamente si vengono a creare con il passare del tempo in ogni consesso.
Ho vissuto giorno per giorno la grande responsabilità affidatami con il ruolo di Presidente e giorno per giorno ho lavorato con la maggior parte di voi per fare fronte a tutto quello che è accaduto alla vita delle imprese.
Durante la mia Presidenza, A.I.G.I. ha portato avanti tutte le interlocuzioni possibili contribuendo a modificare le normative che sono entrate in vigore per evitare che si replicasse quanto accaduto nel 2015.
Attendiamo i risultati di questo impegno che comunque arriveranno, indipendentemente dalla mia presenza. Le notizie riportate ieri dalla stampa nazionale vanno in questa direzione. Così come gli incontri con i vari attori hanno sempre fatto ben sperare; tanto che, mentre il Tribunale di Milano dichiarava esecutivo lo stato passivo; sull’indotto, il Ministro Urso ha affermato che «Sono in corso tutte le necessarie interlocuzioni con Sace per condurre in porto l’operazione di cessione dei crediti pregressi. Nel giro di un mese queste aziende dovrebbero ricevere il 70% del loro credito».
In riferimento alle dichiarazioni di cui sopra e al lavoro svolto negli ultimi mesi, resto fiducioso nell’operato del governo per salvaguardare un tessuto imprenditoriale importante come il nostro. Pertanto, sarà richiesta una Convocazione al Mimit con la partecipazione del Gruppo SACE, Gruppo MCC, ABI, Associazioni territoriali ed istituzioni; da tenersi presso la sede a loro più consona, in attesa di una sicura risposta.
Affido con animo sereno le mie dimissioni all’Assemblea che mi ha eletto e mi ha onorato di questa carica, per la quale ho lavorato ogni giorno con il massimo impegno e nella massima trasparenza e condivisione di intenti e finalità.
Si rimette alla Vostra cortese attenzione quanto sancito all’interno dell’Art. 10 dello Statuto di A.I.G.I. “In caso di sue dimissioni (il Presidente) dovrà inviare relativa comunicazione a ciascun componente del Consiglio Generale. Con la cessazione della carica di Presidente, il Vicepresidente da lui designato assume la rappresentanza legale di A.I.G.I. con l’obbligo di convocare entro i successivi tre mesi l’Assemblea per la nuova elezione, azzerando tutte le cariche”.
Ad meliora et maiora semper
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