Acquedotto

AIGI: “RITARDI DELLA REGIONE PER DOCUMENTAZIONE RISTORI INDOTTO”

LA PREOCCUPAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE DATORIALE

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Aigi, l’associazione datoriale che raggruppa l’80 percento delle aziende dell’indotto ex Ilva, a seguito del primo incontro avuto con una delegazione dell’assessorato allo sviluppo economico della Regione Puglia, del Comitato Sepac, Puglia Sviluppo e con i massimi esponenti dell’Abi Puglia ha inviato, in queste ore,  agli organi competenti una lettera di sollecito per chiedere informazioni circa il mancato invio della documentazione concordata e propedeutica all’avvio della soluzione del ristoro regionale  parziale a fronte  della perdita dei crediti stralciati alle aziende dell’indotto.

Eppure, ci eravamo illusi, per la prima volta – si legge in una nota – avevamo respirato un’aria di serenità e di attenzione per arrivare alla soluzione, in un clima di concretezza politica e tecnica, rara in questi tempi in Italia, dove una regione e un governo, seppur di colore politico diverso, erano proiettati verso il raggiungimento di un traguardo comune nella risoluzione di una vertenza di un indotto e di una città che hanno tanto patito negli ultimi 10 anni.

La strada appariva che fosse stata già individuata e che sarebbe stato sufficiente, far girare un format per raccogliere i dati necessari all’avvio della procedura. Erano state anche concordate le modalità operative con le quali procedere, stesse modalità con le quali l’Associazione Aigi si è diligentemente prodigata come coordinatrice delle complesse procedure Sace che hanno visto il coinvolgimento del Governo, dei Commissari di Adi in as e della stessa Sace. Adesso per una più semplice operazione di tipo regionale, le cose si sono complicate? E quali sono le motivazioni?

Siamo confidenti di essere contattati nei prossimi giorni poiché rappresentiamo la quasi totalità delle aziende dell’indotto e che magari tali problematiche siano semplicemente l’effetto di una coda lunga di un periodo di ferie estive.

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