ACCIAIERIE: L’APERTURA DI UN VARCO NEL GUARD-RAIL OTTIMIZZA I TRASPORTI

L'azienda risponde al Consorzio Asi, che aveva sollecitato il ripristino dei luoghi

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L’apertura di un varco nel guard-rail in corrispondenza del cancello 94 dello stabilimento siderurgico di Taranto è circostanza “a voi evidente e nota da tempo senza che abbiate ritenuto di eccepire alcunché”. Lo sottolinea Acciaierie d’Italia in una lettera al Consorzio Asi (Associazione di sviluppo industriale) che aveva sollecitato all’azienda il ripristino dei luoghi in merito all’apertura di un varco nel guard rail da cui passano i camion che trasportano minerale. Qualche giorno fa era intervenuta la Polizia su richiesta di alcuni lavoratori che segnalavano la perdita di materiale dagli autoarticolati. “E’ di tutta evidenza – osserva Acciaierie – che l’apertura di tale accesso risponde positivamente, in primis, all’esigenza da voi stessi rappresentata di tutela dell’ambiente, della pubblica e privata incolumità e della circolazione stradale con riferimento alle attività di sbarco e introduzione delle materie prime nello stabilimento siderurgico di Taranto”. In particolare, sostiene l’azienda, “le verifiche condotte hanno incontrovertibilmente evidenziato che l’utilizzo del cancello n. 94 dello stabilimento e l’apertura del varco di accesso situato nei pressi della complanare parallela alla strada statale n. 7 consentono di ottimizzare significativamente l’itinerario seguito dai mezzi che trasportano le materie prime dal porto allo stabilimento con una riduzione della distanza coperta dai mezzi del 60% rispetto all’itinerario utilizzato in precedenza (circa 8 km anziché 20 km)”. Ed è “evidente ed intuitivo – osserva ancora Acciaierie – come tale drastica riduzione della distanza chilometrica si traduca in un immediato e concreto beneficio di natura ambientale derivante dalla riduzione delle emissioni di CO2, oltre ad una consistente riduzione del traffico sulla strada statale 7”. “Non possiamo che respingere ogni addebito e la relativa richiesta di rispristino dei luoghi in quanto infondati e contraddittori” conclude Acciaierie.

 

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