In vista della ripresa domattina al ministero del Lavoro della trattativa tra Acciaierie d’Italia (ex Ilva) e sindacati metalmeccanici sulla cassa integrazione straordinaria per un anno, la Uilm ha indetto per domani, dalle 10 alle 14, uno sciopero dei lavoratori del siderurgico di Taranto, degli appalti collegati e del personale di Ilva in amministrazione straordinaria. Lo sciopero è stato ufficializzato questa mattina perché sono arrivate in queste ore le lettere aziendali di collocazione in cassa ai lavoratori interessati, cassa con avvio proprio domani. La richiesta aziendale è per 3.000 dipendenti di cui 2.500 a Taranto anche se venerdì scorso l’azienda, al ministero del Lavoro, aveva ridotto il numero portandolo a 2.800. “Dopo la seconda riunione ministeriale e le comunicazioni di cassa integrazione straordinaria già inviate ai lavoratori da parte di Acciaierie d’Italia, siamo sempre più convinti di esercitare una netta opposizione ad un piano fantomatico di investimenti fatto di promesse puntualmente disattese”. Per la Uilm, il piano di ex Ilva “porta il presagio di migliaia di esuberi strutturali legati alla inesistente messa in sicurezza degli impianti e mancata salvaguardia dell’ambiente circostante”. Per la Uilm, “l’avvio unilaterale da parte di Acciaierie d’Italia delle lettere di cigs ai lavoratori, peraltro alla vigilia di un incontro ministeriale già pianificato per domani 28 marzo, null’altro è che l’ennesima dimostrazione della totale inaffidabilità e mancanza di serietà da parte di un soggetto che continua a sbeffeggiare un’intera comunita”. Uilm – già contraria alla cassa straordinaria perchè non ci sono i presupposti – dice che va contrastato “fermamente” il progetto aziendale lanciando al tempo stesso un “messaggio netto a Governo e azienda che non abbiamo intenzione di continuare a pagare per colpe altrui”. (AGI)
TA1/PGI
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