“A TARANTO LA SALUTE NON VERRA’ MAI PIU’ DOPO IL LAVORO”

LE PAROLE DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE EMILIANO ALLA SETTIMANA SOCIALE DEI CATTOLICI

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“Mi ha molto emozionato sentire un esponente del Governo, il ministro Giovannini, che dice che se avessimo già avuto questo principio di rispetto della generazione successiva nella Costituzione, alcune norme non sarebbero state approvate perché incostituzionali. Mi sono permesso di dire che sono felice di questo, che la norma venga esplicitata, ma i padri costituenti furono particolarmente avveduti e già oggi, già adesso, la salute è un principio sovraordinato all’economia”. Lo ha dichiarato a Taranto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a margine delle Settimane Sociali dei cattolici italiani a proposito dell’ex Ilva e delle ultime dichiarazioni del ministro delle Infrastrutture e mobilità sostenibili. “Specificarlo farà bene – ha proseguito Emiliano – ma i decreti salva Ilva che hanno costretto la Corte Costituzionale, dolorosamente, a dover accettare l’idea che sia pure per il breve periodo di adeguamento degli impianti, il diritto alla salute deve essere subordinato all’economia perché si tratterebbe di un impianto strategico, è una cosa, dal mio punto di vista, che é anticostituzionale ancora oggi”.

“Se poi – ha rilevato Emiliano – riflettiamo sul fatto che il periodo di adeguamento degli impianti è trascorso vanamente e che nessuno impianto é stato adeguato, siamo in una situazione di plateale incostituzionalità della fabbrica nel suo complesso. Mi auguro che il Governo riesca a trovare con la salvaguardia dei livelli occupazionali, ci mancherebbe”, una scelta, ha aggiunto Emiliano: “o quella della chiusura della fabbrica o quella della sua totale rivoluzione tecnologica che però deve rispettare la salute. Io non consentirò, non potrò mai consentire – ha dichiarato il governatore della Puglia – che una fabbrica per quanto importante per l’Italia, non per Taranto – lo ribadisco, perché Taranto senza l’Ilva oggi sarebbe una città più felice, più ricca e con maggiori prospettive e molti più esseri viventi – che il diritto alla salute qui a Taranto sia posposto a quello dell’economia”. Per Emiliano, “abbiamo dimostrato come è facile trovare investitori nella città di Taranto. Noi stiamo lavorando all’apertura di un grande cantiere navale Ferretti che da solo darà da lavorare a 1.500 persone. Basterebbe – ha continuato il presidente della Regione Puglia – qualche incrociatore militare in più nel porto di Taranto, per supportare ancora meglio questa transizione occupazionale”. “Taranto – ha aggiunto Emiliano nel punto stampa – è un luogo dove la sostenibilità misurerà la capacità del Governo italiano innanzitutto, ma anche dell’Unione europea, di cambiare il modello produttivo”.
“Noi abbiamo molta fiducia – ha detto ancora – che le ispirazioni del dibattito, questi elementi, possano contribuire a ispirare l’azione di tutti i partiti politici che purtroppo – e faccio autocritica – sembrano interessati molto di più ai destini dei singoli esponenti politici piuttosto che al destino della comunità nazionale e in generale dell’umanità”. (AGI)

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