Secondo una ricerca di Terziario Donna Confcommercio, in Italia sono presenti oltre 460 mila imprese che svolgono attività turistiche, e di queste circa – quasi 1 su 3 – sono gestite da donne. Imprenditrici che sono calate in una ‘economia della bellezza’, una economia del nuovo umanesimo che contribuisce notevolmente al PIL del nostro Paese. La Bellezza nel nostro paese è quasi una dimensione della nostra identità che trova nei territori e nelle città, diffuse testimonianze. Questa produzione di Bellezza determina economia ad alto valore aggiunto. Taranto è una città che faticosamente sta ri-scoprendo la sua bellezza e sta cercando di valorizzarne l’alto potenziale, pur nelle tante contraddizioni di territorio condizionato da servitù industriali e militari, e dal danno ambientale e sanitario.
<<Terziario Donna Taranto su questo tema della ‘Bellezza’ intende – spiega Francesca Intermite, presidente provinciale delle imprenditrici di Confcommercio- sviluppare un percorso nel quale saranno promosse le Giornate della Bellezza, un’occasione di confronto su patrimonio culturale, produzioni di eccellenza, educazione alla bellezza, relazioni umane. Un ciclo di conversazioni attraverso il quale coinvolgeremo espressioni del mondo della cultura, dell’impresa, dell’informazione con l’obiettivo di comprendere come lo straordinario potenziale della bellezza del nostro territorio possa essere una risorsa strategica di sviluppo economico e sociale>>.
Il primo incontro ‘A scuola di bellezza’ si terrà DOMANI mercoledì 12 alle 18 presso la sede di Confcommercio, si farà focus sui giovani e sul ruolo della scuola nel porre tra i suoi obiettivi l’educazione alla bellezza, finalizzata ad indicare un modello di qualità della vita per la collettività che vada oltre il concetto materiale di ‘benessere’ inteso come danaro, consumismo. Non solo ‘bellezza’ in senso filosofico/estetico, ma anche artistico e culturale e che perciò si traduce in conoscenza, tutela del patrimonio culturale, stile di vita.
Interverranno la prof. Ida Russo, docente del Liceo- ginnasio Aristosseno di Taranto ed il giornalista e critico d’arte, Silvano Trevisani. La conversazione sarà introdotta da un video nato da un progetto di alternanza Scuola-Lavoro sul giornalismo televisivo. Si tratta di un esperimento di comunicazione filosofica in televisione, incentrato sulla lettura e il confronto tra due testi filosofici: il Simposio di Platone, un classico della tradizione umanistica, e il recente Amore Liquido di Zygmunt Bauman, opera ormai classica della post-modernità. Attraverso il racconto dei miti, le citazioni e le interviste, viene analizzato il tema dell’amore declinato in varie sfumature: il rapporto tra amore e cibo nell’antichità e nella vita contemporanea; il mito dell’amore eterno che si oppone alla precarietà della vita amorosa attuale; i figli e la famiglia; la creatività e la bellezza.
Insomma, un esempio concreto di un certo modo di fare scuola e di sensibilizzare i giovani alla cultura della bellezza. Naturalmente si andrà oltre e si cercherà di capire come la scuola possa diffondere la cultura della bellezza e creare nei giovani la consapevolezza di quanto possa essere un fulcro di sviluppo economico e sociale.
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