MAROCCHINI AGGREDISCONO ANZIANO IN STAZIONE, ARRESTATI

GRAZIE ALL'OPERATO DELLA POLIZIA FERROVIARIA

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La Polizia di Stato ha arrestato due cittadini di nazionalità marocchina rispettivamente di 42 e 25 anni ritenuti presunti responsabili del reato di tentata rapina aggravata.

Il personale della Sezione Polizia Ferroviaria di Taranto, attraverso le immagini del sistema di videosorveglianza interno alla Stazione Ferroviaria, è stato allertato da alcuni viaggiatori circa un’aggressione, ad opera di due uomini, ai danni di un anziano nell’atrio della biglietteria.

I poliziotti, dopo aver portato assistenza alla vittima, hanno raccolto le prime testimonianza dalle quali è emerso che i due presunti aggressori avrebbero tentato di sottrarre all’anziano il portafoglio, malmenandolo e scaraventandolo a terra.

Grazie alla visione delle immagini del circuito interno del sistema di video sorveglianza della Stazione, i poliziotti hanno riconosciuto i presunti responsabili dell’aggressione in due soggetti di origine nordafricana che in quel momento si stavano allontanando dalla Stazione.

Nel corso del controllo, uno dei due è stato anche trovato in possesso di un coltello nascosto negli indumenti personali.

Trasmessi gli atti all’Autorità Giudiziaria competente, i due sono stati arrestati e tradotti presso la Casa Circondariale di Taranto.

Per gli indagati vige la presunzione di innocenza fino a sentenza di definitiva.

IL COMMENTO DEL SIULP

«Un anziano è stato aggredito in stazione a Taranto da due cittadini marocchini che volevano derubarlo del portafoglio. Spintonato e aggredito è finito per terra, fortunatamente non riportando gravi conseguenze. Un episodio che accende nuovamente i riflettori sul degrado e lo stato di abbandono in cui versa la stazione di Taranto e sull’impoverimento delle specialità della Polizia di Stato, tra cui la Polizia Ferroviaria che non vede da anni incremento di capitale umano, a scapito della sicurezza dei viaggiatori e degli stessi poliziotti».

Così Antonio Digregorio, segretario generale provinciale del sindacato di Polizia Siulp di Taranto.

«Una vicenda che non deve passare in sordina e che richiama necessariamente quanto avvenuto a Verona pochi giorni fa, dove un collega è stato costretto ad utilizzare l’arma di ordinanza contro un 26enne violento. Questo – dice Digregorio – pone l’accento anche sugli equipaggiamenti in dotazione ai colleghi per fronteggiare potenziali situazioni di pericolo da parte di malintenzionati spesso anche armati. La Polfer – conclude –   oltre ad essere potenziata ha bisogno anche di mezzi idonei e norme che disciplinano l’intervento di polizia».

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