PRONTO SOCCORSO AL COLLASSO, FIALS CHIDE CONFRONTO URGENTE

LE RIFLESSIONI DEL SEGRETARIO EMILIANO MESSINA

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“In queste settimane i pronto soccorso sono stati letteralmente presi d’assalto, con una congestione totale di quello di Martina Franca e del SS Annunziata di Taranto”, denuncia Emiliano Messina Segretario Generale della FIALS Taranto.

Per il Segretario Generale Messina, “c’è una enorme falla nel sistema di filtro dei Medici di medicina generale se si è costretti a trattare nei Pronto soccorso ciò che doveva essere trattato e gestito sul territorio.

Ad aggravare la situazione è l’importante carenza di Medici del SET 118, su cui non abbiamo notizie sui reali interventi atti posti in essere dalla ASL Taranto per colmarne le scoperture di organico – evidenzia Messina – pertanto il personale del 118 è costretto in assenza di diagnosi medica a traferire l’utenza dei pronto soccorso, aggravandone la condizione.

Anche i Punti di primo intervento gestiti dal 118 se non provvisti di personale e strumentazione per la diagnostica per immagini e di laboratorio, non possono garantire il giusto supporto ai Pronto soccorso, determinando con la carenza di medici, un sistema che costringe il personale a trasferire l’utenza al Pronto soccorso e la popolazione ad evitare il ricorso ai Punti di primo intervento” – rimarca Emiliano Messina della FIALS Taranto.

“La stagione estiva, la carenza di personale e il mancato potenziamento dei Punti di primo intervento, ha fatto si che tutti i Pronto soccorso della provincia siano stati oggetto di un vero e proprio assalto da parte dell’utenza – sottolinea il Segretario FIALS.

Anche la situazione logistica dei Pronto soccorso è spaventosa, vedasi quello dell’Ospedale di Martina Franca, con spazi stretti e inidonei ad una gestione dell’utenza, per questo come FIALS Taranto chiediamo al Direttore Generale un immediato confronto sui Pronto soccorso, sul Sistema 118 e sulla gestione territoriale della Medicina di base – conclude Emiliano Messina.

Non possiamo più accettare code interminabili al Pronto soccorso, file chilometriche di barelle del Sistema 118 ferme in coda per la presa in carico dell’utenza da parte dei Pronto soccorso, oltre che accessi per codici bianchi che devono essere trattati dal Medico di base”.

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