Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Martina Franca (Taranto) hanno tratto in arresto il 36enne pregiudicato martinese Marino RUGGERI, per tentata rapina, lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale.
Intorno alle ore 13.15 circa di ieri – 8 agosto 2018 – , un equipaggio della Sezione Volanti del Commissariato, a seguito di segnalazione, è intervenuta in Piazza Crispi, dove poco prima era avvenuta un’aggressione ai danni di una giovane donna, all’interno di uno dei posti di ristoro self service.
Sul posto gli agenti sono stati subito contattati da una giovane donna che hanno trovato seduta sul marciapiede, dolorante e con una borsa di ghiaccio stretta ad un ginocchio, fornitagli da un negoziante del posto; la stessa donna ha raccontato loro che poco prima, mentre era intenta ad acquistare una bevanda all’interno del vicino self service, un uomo le si è avvicinato intimandole di consegnargli la borsa. Al rifiuto della donna lo stesso individuo ha iniziato a percuoterla a calci sperando che la stessa vittima cedesse alla sua richiesta, ma vista la tenacia di quest’ultima desisteva dall’intento dandosi alla fuga nelle vie limitrofe.
I poliziotti hanno fatto intervenire un’ambulanza del servizio sanitario 118 che ha prestato le prime cure alla malcapitata, trasportandola poi al locale Ospedale Civile per le cure del caso.
Sulla base delle precise descrizioni fornite dalla vittima e dalla visione dei file del sistema di videosorveglianza di cui è dotato l’esercizio commerciale, gli agenti hanno subito riconosciuto l’autore della tentata rapina, individuato pochi minuti dopo mentre si aggirava tra le bancarelle del vicino mercato settimanale.
Alla vista dei poliziotti – riferisce una nota della questura jonica – il Ruggieri si è dato alla fuga a piedi col chiaro intento di sottrarsi alla cattura, ma dopo un concitato inseguimento tra la folla lo stesso è stato raggiunto. Nonostante l’energica resistenza del medesimo, gli operanti riuscivano a immobilizzarlo e a condurlo negli Uffici del Commisssariato, dove al termine delle formalità di legge, come disposto dall’autorità giudiziaira competente, è stato accompagnato presso la propria abitazione dove resterà in regime di arresti domiciliari.
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