Le segreterie territoriali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti di Taranto hanno chiesto un incontro urgente al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, alla luce dei pareri negativi ricevuti sugli emendamenti presentati in fase di conversione del DL Milleproroghe.
Tale revisione ha come obiettivo di prorogare i termini e il finanziamento dell’Agenzia per la somministrazione del lavoro in porto e per la riqualificazione professionale dei lavoratori ex Tct, operanti nell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio.
Nei giorni scorsi si era tenuto un incontro presso la sede della AdSP MI con le organizzazioni sindacali. In quell’occasione, era stata ribadita la richiesta di una proroga non inferiore ad ulteriori 18 mesi (con un obiettivo auspicabile di 24 mesi). Tale proroga è considerata una condizione necessaria per permettere la concretizzazione e la capitalizzazione degli investimenti da parte degli operatori economici che si stanno affacciando nell’area portuale ionica. In particolare, si fa riferimento ai progetti nell’area ZES, che dovrebbero portare alla creazione di 600 posti di lavoro.
L’invito è rivolto anche ai parlamentari di Terra Jonica, con l’obiettivo di massimizzare la convergenza e analizzare congiuntamente tutte le eventuali misure di tutela alternative da mettere in campo per la platea dei lavoratori in questione. Le loro misure di sostegno, infatti, scadono il 31 marzo 2024.
FILT CGIL TARANTO
ZOTTI FRANCESCO
DE PONZIO MICHELE
FITCISL TARANTO
SEMITAIO GIANLUCA
UILTRASPORTI TARANTO
SASSO CARMELO
INTERVIENE IL SEN. TURCO
«330 lavoratori dell’ex Tct-Evergreen del porto di Taranto rischiano di restare senza un futuro a partire dal mese di aprile. Per questo motivo il M5S, con l’On. Leonardo Donno, ha depositato alla Camera un emendamento al Dl Milleproroghe, al fine di prorogare per gli anni 2024 e 2025 il funzionamento dell’agenzia per la somministrazione del lavoro in porto e per la riqualificazione professionale, nella quale confluiscono i lavoratori in esubero delle imprese titolari di concessione, insieme alle disposizioni che prevedono l’indennità di mancato avviamento al lavoro. Tale proroga consentirebbe di finalizzare lo strumento di politica attiva del lavoro istituito con Dl 26 dicembre 2016, n. 254. Tale ulteriore tempo serve a causa del ritardo nell’investimento del nuovo terminalista, per la crisi pandemica internazionale e quella bellica in Ucraina. Girare la faccia davanti alla condizione di questi lavoratori, significherebbe tradire le loro speranze. È bene che il Governo Meloni e i parlamentari del centrodestra eletti in Puglia si assumano la responsabilità di sostenere l’emendamento presentato dal M5S. Allo stato dei fatti, però, il Governo Meloni ha già espresso in Commissione parere contrario. Abbandonare queste oltre trecento famiglie sarebbe quanto di più meschino si possa immaginare, considerando il momento di profonda crisi che sta vivendo il territorio tarantino anche in ordine ai lavoratori e alle imprese dell’indotto ex Ilva. Il solo modo per dare un futuro a questi lavoratori coincide con l’introduzione della nostra proposta nel Dl Milleproroghe». Lo afferma in un comunicato stampa il Sen. Mario Turco, Vicepresidente del MoVimento 5 Stelle, nonché Coordinatore del Comitato Economia, Lavoro e Impresa.
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