FURTODI OLIVE: 39ENNE COLTO IN FLAGRANTE DAI CARABINIERI

Su segnalazione del proprietario di un terreno agricolo a Marina di Ginosa

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Nella mattinata di domenica scorsa a Marina di Ginosa, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Castellaneta hanno arrestato in flagranza di reato un trentanovenne del posto, presunto responsabile di tentato furto aggravato di olive all’interno di un terreno agricolo.

Nello specifico, i militari sono intervenuti su richiesta del proprietario, presso l’oliveto di quest’ultimo, sorprendendo il trentanovenne con l’auto carica di olive, circa un quintale, che poco prima avrebbe asportato dal predetto fondo.

Nell’ autovettura sono state inoltre rinvenute le reti utilizzate per la raccolta ed alcune mazze usate per scuotere gli alberi e favorire la caduta dei frutti.

Alla luce degli elementi raccolti, i carabinieri hanno proceduto all’arresto in flagranza dell’uomo che, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa di udienza di convalida.

Le olive sono state restituite al legittimo proprietario, mentre le reti e le mazze sono state sequestrate.

Ancora un ennesimo risultato positivo da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Taranto che in tutto il territorio ionico stanno svolgendo specifici servizi al fine di prevenire e reprimere reati predatori in ambito agricolo, che molto incidono sulla percezione della sicurezza, nelle zone extraurbane, da parte dei contadini e degli imprenditori agricoli.

Ricordiamo, infatti, che solo negli ultimi tempi gli specifici servizi hanno già permesso di arrestare e denunciare in stato di libertà diverse persone.

Lo scorso ottobre, è finito in carcere un tunisino 45enne, sorpreso nelle campagne di Castellaneta con reti e mazze, comunemente utilizzate per raccogliere rapidamente le olive e, anche in quel caso, con la refurtiva ancora in possesso, immediatamente restituita al legittimo proprietario.

Più recente, a fine novembre, a Sava, i Carabinieri della locale Stazione hanno denunciato in stato di libertà un bracciante agricolo della zona, sorpreso con oltre un quintale di olive, già caricate in auto, appena asportate da un terreno privato.

Naturalmente, per tutti è fatta salva la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.

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