Alla vigilia dell’incontro si esprime così Franco Rizzo, Esecutivo Confederale Usb: “Siamo come sempre disponibili a parlare, ma non regaleremo firme su accordi per nuova cassa integrazione che, ancora una volta, coinvolgerebbe ben 2.500 lavoratori dello stabilimento tarantino. Indispensabile per noi che ci sia un confronto serio sulla prospettiva di rilancio per la fabbrica ionica, ma anche per quelle di Genova e Novi Ligure. Bisogna quindi ragionare in ottica futura, e intanto discutere del riconoscimento dei ratei e della possibilità di integrare il salario piuttosto ridotto dei cassintegrati, ma anche della necessaria rotazione integrale tra tutti i dipendenti, nonché di garanzie per quel che riguarda il futuro dei 1600 lavoratori di Ilva in Amministrazione Straordinaria. Platea questa appena menzionata, che dovrebbe essere reinserita in fabbrica, a partire dall’agosto prossimo, sulla base degli accordi sottoscritti nel settembre del 2018 in sede ministeriale. Al momento, in merito, nulla è dato sapere nonostante manchino poco più di quattro mesi”.
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