CASSA FORENSE TARANTO, DA DOMANI SI VOTA PER IL RINNOVO

Nostra intervista all'avvocato Donato Salinari, delegato uscente della Cassa Forense nazionale.

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Il 28, 29 e 30 settembre si vota per il rinnovo del comitato dei delegati della Cassa Forense. Il seggio è stato istituito a Palazzo di Giustizia di Taranto nell’aula “Miro”. Si vota mercoledì e giovedì dalle 9 alle 14 e venerdì 30 dalle 9 alle 13.
Qui di seguito una intervista all’avvocato Donato Salinari, delegato uscente della Cassa Forense nazionale.

 

  • Rinnovo Comitato dei Delegati di Cassa forense: perché ricandidarsi?

 

  • Ho proposto la mia candidatura, dopo averla concordata con il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Taranto, una lista unitaria; difatti la lista N. 2 prevede la candidatura di entrambi. Ciò si è reso necessario per evitare divisioni che avrebbero regalato al foro di Brindisi o Lecce l’elezione del delegato perso a Taranto.
  • Detto questo, la volontà di ricandidarmi è stata determinata dall’esperienza accumulata in Cassa forense negli scorsi 4 anni intendendo dare un maggior contributo ai colleghi del foro di Taranto e del distretto di Corte d’appello tutto, magari con il mio ingresso nel CdA di Cassa forense.

 

  • Come ha interpretato il ruolo di delegato Cassa?

 

  • Il delegato non si deve limitare a contribuire a formare regolamenti e norme nel lavoro della commissioni e del comitato, ma deve anche informare ed assistere i colleghi nella quotidianità delle problematiche previdenziali.
  • Difatti, appena eletto quattro anni fa, chiesi al Consiglio dell’Ordine di Taranto di istituire lo sportello Cassa che, prontamente, fu realizzato ed oltre al ricevimento quindicinale da me assolto, gli iscritti del foro tarantino mi hanno chiesto informazioni e soluzioni di problemi previdenziali attraverso la mia mail.

 

  • Cosa risponde agli avvocati che si lamentano per l’esosità del contrbuti previdenziali?

 

  • Dico che è vero che la spesa è importante, ma dico anche gli avvocati pagano per la previdenza ed assistenza.
  • Mi spiego meglio: quanto noi paghiamo serve non solo per la nostra pensione, ma anche per tutte le prestazioni che Cassa forense garantisce a tutti gli avvocati iscritti.
  • Difatti viene garantita l’assistenza sanitaria gratuita che ci permette di affrontare interventi chirurgici e malattie importanti nelle migliori strutture sanitarie italiane a costo zero ed in più è prevista una indennità di altri 150 euro per ogni giorno di degenza.
  • Tale beneficio è possibile estenderlo a moglie/marito e figli conviventi con una spesa variabile da 200 a 600 euro l’anno per ognuno.
  • Inoltre Casa forense ha una serie di convenzioni per gli iscritti che permette una scoutistica in tema di case di cura per lunga degenza, istituti termali, assistenza infermieristica domiciliare, assicurazioni professionali, trasporti, acquisto auto FIAT/FCA, alberghiero ed altro che potrà rilevarsi sul sito.
  • A questo servono i contributi che noi versiamo a Cassa forense; per garantire il pagamento delle pensioni di tutti gli avvocati italiani e mettere a disposizione di noi tutti le numerose convenzioni.

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