Un’assoluzione dall’accusa di omicidio colposo e non luogo a procedere per otto. E’ arrivata nel primo pomeriggio di Martedì 12 luglio la sentenza del procedimento relativo alla scomparsa del piccolo Lorenzo Zaratta. L’udienza si è tenuta presso l’aula Alessandrini del Tribunale di Taranto, di fronte al Giudice delle Indagini Preliminari Pompeo Carriere.
Nove le persone tra dirigenti e funzionari dell’epoca dello stabilimento siderurgico che erano state rinviate a giudizio con l’accusa di omicidio colposo: una, che aveva chiesto il rito abbreviato, è stata assolta perché il fatto non sussiste, per gli altri otto è stato deciso il non luogo a procedere.
Adesso dovranno attendersi le motivazioni del pronunciamento: entro trenta giorni per questi ultimi, entro 90 giorni per l’imputato che ha chiesto il rito abbreviato.
Il legale della famiglia Zaratta, l’avv. Leonardo Laporta deciderà solo successivamente se chiedere l’impugnazione della sentenza. Per ora nessun commento.
La Procura di Taranto, aveva ipotizzato che le emissioni dell’ex ilva avessero causato la morte del piccolo lorenzo avvenuta il 30 luglio 2014 per un tumore al cervello.
Secondo i pubblici ministeri Remo Epifani e Mariano Buccoliero il piccolo Lorenzo avrebbe assunto le sostanze velenose durante il periodo in cui era allo stato fetale: emissioni che ne avrebbero poi provocato la morte per la comparsa di una malattia neopolastica.
Di diverso avviso il GIP Carriere che ha deciso, invece, per l’assoluzione e il non luogo a procedere per tutti gli imputati.
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