“In tutti questi anni, abbiamo lavorato per far sì che il Museo Archeologico Nazionale di Taranto diventasse un importante attivatore culturale e motore di sviluppo, oltre che attivatore di cittadinanza attiva: un luogo dove non soltanto si cura e si valorizza la cultura, ma si produce cultura. Ai lavoratori del Museo, a cui sono sempre stata profondamente grata per la loro dedizione, il loro lavoro, il loro senso di abnegazione e sacrificio, ed ai quali è stato anche dato il legittimo riconoscimento economico e autorizzato l’ampio ricorso al lavoro agile ove compatibile con il funzionamento del MArTA e con la fruizione dei visitatori, a fronte di una grave carenza di organico assolutamente non imputabile alla mia direzione del MArTA. Il Museo è un istituto periferico del Ministero della Cultura e non ha autonomia di indizione di concorsi per la cooptazione di personale. I risultati del Museo di questi anni di gestione ad autonomia speciale fanno bene al territorio ma anche al personale, finalmente protagonista dei successi raggiunti dal lavoro di squadra”.
Così in una nota la direttrice del MArTA, Eva Degl’Innocenti, risponde nel merito alle critiche mosse dalla R.S.U. del Museo e da CGIL, UIL e FLP che, dichiarando lo stato di agitazione dei lavoratori, parlano di carichi di lavoro, retribuzioni e sicurezza.
“Il MArTA rispetta pedissequamente leggi e regolamenti nazionali sia sul fronte dell’elargizione dei buoni pasto (che dipendono da un regolamento e dalla legislazione nazionale, come in ogni altro museo nazionale), sia per gli aspetti che riguardano la sicurezza, considerato che il servizio pubblico richiede attenzione sia verso il personale, che viene sempre e puntualmente informato e coinvolto di ogni iniziativa, sia verso l’utenza – commenta la direttrice – Viene a tal proposito svolta sempre attenta manutenzione ordinaria e straordinaria sugli impianti del Museo, e particolare attenzione viene posta, anche attraverso la validazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, alle installazioni temporanee di mostre o di singole opere d’arte.”
Sull’aumento dei carichi di lavoro poi la direttrice Eva Degl’Innocenti precisa.
“A breve inaugureremo, nell’ambito dell’edizione 2022 del Medimex, l’importante mostra sui Pink Floyd, realizzata in stretta collaborazione istituzionale con la Regione Puglia e il Teatro Pubblico Pugliese – dice la direttrice – e tranne che per le fasi di allestimento, disallestimento e vernissage regolarmente riconosciuti come carichi aggiuntivi per cui il Teatro Pubblico Pugliese ha già inviato quietanza di pagamento per il compenso delle attività in conto terzi – prestazione d’opera occasionale – svolte dai dipendenti (pagamento in favore dei dipendenti), la mostra si svolge all’interno del percorso permanente e con gli stessi e identici orari di fruizione del museo, quindi con una attività rientrante nell’odrinaria attività di lavoro.”
Anche sulle osservazioni relative a casi di affollamento all’interno del Museo, la direttrice sottolinea: “il museo si è sempre attenuto al rispetto dei numeri di massimo affollamento ipotizzabile finora a disposizione ma, in ottica
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