TRUFFA DEL GASOLIO, “SCONTO” DEL TRIBUNALE ALL’IMPRENDITORE DI SAN GIORGIO

Parzialmente accolto dal tribunale il ricorso della difesa di Alfredo Tocci&C.

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I militari della Guardia di Finanza di Taranto, come si ricorderà, nelle settimane scorse avevano eseguito una misura cautelare di arresti domiciliari nei confronti di un imprenditore residente a San Giorgio Ionico, Alfredo Tocci, titolare di una ditta individuale esercente l’attività di commercio all’ingrosso di prodotti petroliferi. Il provvedimento, emesso dal Gip del Tribunale di Taranto, rappresentava l’epilogo di indagini delegate dalla Procura della Repubblica jonica, all’esito delle quali sono state ipotizzate, nei confronti dell’imprenditore e di altre tre persone, due delle quali appartenenti al suo stesso nucleo familiare, consistenti cessioni di gasolio per uso agricolo sottoposto ad aliquota d’accisa ridotta a soggetti non aventi diritto.

Ora il Tribunale di Taranto, accogliendo la richiesta presentata dagli avvocati difensori: Salvatore Maggio

L’avvocato Salvatore Maggio

e Paola Piantedosi, ha ridotto l’importo del sequestro operato dalla Guardia di Finanza. L’accusa è di evasione fiscale, le fiamme gialle avevano posto i sigilli su 2,6 milioni di euro, il provvedimento del giudice ha ridotto il sequestro a poco più di due milioni. Inoltre, è tornato in libertà Alfredo Tocci.

La presunta illecita attività sarebbe stata posta in essere attraverso l’emissione di falsi documenti di accompagnamento del carburante, che risultava solo cartolarmente ceduto ad ignari acquirenti aventi diritto, alcuni dei quali già deceduti. Il carburante, invece, sarebbe stato poi ceduto a persone non autorizzate all’acquisto ad aliquota agevolata. Complessivamente furono segnalati 3 milioni e 13 mila litri di prodotto che sarebbe stato consumato in frode, con una evasione di imposte, come detto, pari a 2,6 milioni di euro.

Si procede, nell’ambito dell’inchiesta, per le ipotesi di reato di associazione per delinquere, truffa ai danni dello Stato, falso ideologico, sottrazione all’accertamento ed al pagamento dell’accisa ed irregolarità nella circolazione dei prodotti sottoposti ad accisa, per le quali il relativo procedimento penale pende nella fase delle indagini preliminari.

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