TURCO: “SPOSTAMENTO SOMME BONIFICHE, ASSURDA PROPOSTA”

"TUTTE LE FORZE POLITICHE DEVONO FARE FRONTE COMUNE PER CAMBIARLA"

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Riceviamo e pubblichiamo dal sen. Mario Turco la sua presa di posizione sullo spostamento di risorse nel Milleproroghe dalla bonifica dell’area di Taranto alla decarbonizzazione ex Ilva.

 

Apprendiamo con grande indignazione l’inserimento nel DL Milleproroghe di destinare i fondi sequestrati alla famiglia Riva ed acquisiti da Ilva S.p.a. in amministrazione straordinaria a favore di Acciaierie d’Italia, modificandone peraltro anche lo scopo.
Le risorse sequestrate, infatti, erano state destinate alle attività di bonifica delle aree più inquinate a ridosso dell’abitato cittadino, escluse dall’attuale perimetro industriale, in modo da risarcire i cittadini dei danni subiti e riqualificare così il territorio.
La proposta avanzata nel Milleproroghe, di cui andrebbe accertata la effettiva paternità, prevederebbe adesso di trasferire le risorse della bonifica non solo a favore di una società pubblico-privata (attualmente i soci sono Invitalia e Arcelor Mittal), contravvenendo così le norme sugli aiuti di Stato e il principio di concorrenza, ma di modificarne persino la loro destinazione.
Secondo la relazione di accompagnamento del decreto, infatti, le risorse sarebbero destinate al processo di decarbonizzazione, di cui si nutrono dubbi sulla sua reale sostenibilità e di cui non si conoscono ancora i contenuti, i tempi di realizzazione e il conseguente fabbisogno finanziario complessivo. Inoltre, a distanza di quasi un anno dalla costituzione di Acciaierie d’Italia e dall’ingente investimento pubblico realizzato non risulta ancora redatto il relativo piano industriale e non è dato sapere il conseguente impatto sull’ambiente e sulla salute conseguente ai futuri obiettivi produttivi. Sulla tema della tutela ambientale e sanitaria, è da tempo che il M5S chiede alle altre forze politiche di sostenere l’introduzione della Valutazione integrata dell’impatto ambientale e sanitario (VIIAS), in modo da prevedere la sua introduzione nella prossima richiesta di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA).
Taranto non può accettare questo ennesimo sacrificio e rinviare ancora una volta le tanto attese bonifiche, con i conseguenti rischi che questo comporta sull’ambiente e sulla salute dei cittadini. Invitiamo, pertanto, tutte le forze politiche a fare fronte comune per modificare e correggere questa assurda proposta.

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