I CIRCOLI DEL PD: “STELLATO FUORI DALLA MAGGIORANZA IN CONSIGLIO REGIONALE”

Lettera a segretario e capogruppo Puglia. Note dell'on. Labriola (FI) e Castronovi (Psi)

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Passa all’attacco il Pd tarantino dopo lo scioglimento del consiglio comunale, frutto, oltre che delle firme dei consiglieri di opposizione, anche di esponenti della maggioranza, fra cui  il consigliere regionale Massimiliano Stellato (“Puglia Popolare”), entrato nel mirino dei Circoli Pd di Taranto che hanno scritto al segretario regionale del partito, Marco Lacarra, e al capogruppo in consiglio regionale dello stesso Pd, Filippo Caracciolo.

“Quello che si è perpetrato ai danni dell’Amministrazione comunale di Taranto e al Sindaco Rinaldo Melucci è un atto politicamente grave ed irresponsabile.
Tra le 17 firme figura quella del consigliere regionale Massimiliano Stellato, che nell’assise regionale siede tra i banchi della maggioranza. 
Il consigliere Stellato pur avendo rappresentanza in giunta comunale e nelle  società partecipate ha contribuito in modo decisivo, con la sua firma, alla caduta dell’amministrazione Melucci. 
Riteniamo che questo sia un atto  su cui non si può e non si deve soprassedere. 
Al segretario regionale Lacarra e al capogruppo regionale del PD chiediamo una presa di posizione chiara e netta.
Non può restare in maggioranza in seno al Consiglio regionale chi, con ambiguità politica, mascherandosi dietro un civismo camaleontico, si assume la responsabilità  di far cadere un’Amministrazione  che bene ha operato e che ha regalato ai tarantini  una prospettiva di cambiamento in un’ottica di transizione giusta ed ecologica.
Occorre un segnale forte, perché Taranto vuole continuare a correre e a sognare.
I circoli del PD di Taranto
Intanto si susseguono le reazioni politiche rispetto a quanto accaduto. Oggi ne segnaliamo altre.
PAOLO CASTRONOVI, SEGRETARIO CITTADINO PSI
Continuiamo il percorso con Rinaldo Melucci
Quello che è accaduto ieri mi impone una serie di riflessioni, sia come politico, sono il Segretario
cittadino del PSI di Terra jonica, sia come Amministratore quale assessore all’Ambiente, già anche
assessore alle Società partecipate.
Come politico ritengo irrituale, per usare un eufemismo, il comportamento tenuto da chi era, fino
al giorno prima delle dimissioni, nella maggioranza che sosteneva Rinaldo Melucci avendo anche
importanti incarichi assessorili. Secondo quando leggo sulla stampa, la “colpa” del Sindaco sarebbe
stata quella di essere “troppo accentratore”: pur rispettando per mia cultura le valutazioni altrui,
pur non condividendole in questo caso, mi fa specie che questi personaggi si siano accorti di ciò
solo nelle ultime quattro settimane, visto che il 15 ottobre gli stessi avevano – tutti sorridenti e
compiacenti – accettato la nuova composizione di giunta senza eccepire nulla, eppure avevano di
fronte il Governatore Michele Emiliano a cui avrebbero potuto palesare queste loro perplessità.
Nulla di tutto questo: purtroppo riappare, da un passato che speravamo fosse lontano, la politica di
serie B, quella ordita con complotti organizzati nelle segrete stanze, quella che ha fatto male a
Taranto negli ultimi decenni, quella che allontana i cittadini dalle urne.
Come amministratore sono profondamente amareggiato perché queste dimissioni interrompono
traumaticamente il nuovo corso di Taranto che stava proiettando la città verso un nuovo modello di
sviluppo economico, finalmente green e sostenibile.
Non voglio fare l’elenco dei progetti realizzati e di quelli in corso d’opera, e di quelli che stavamo
per varare come Giunta, sono sotto gli occhi di tutti, ma mi piace ricordare a me stesso le centinaia
di turisti in giro per la città, come mai si era visto prima, cosa che mi ha riempito di orgoglio e
soddisfazione, e che ci dimostrava che quella intrapresa era la strada giusta per cambiare la nostra
amata Taranto.
Certo avremmo potuto fare meglio, tutto è perfettibile in natura, certo abbiamo commesso errori,
solo chi non fa niente non sbaglia mai, ma la città sta finalmente cambiando.
Siamo stata la prima Amministrazione comunale di Taranto a prendere una posizione netta e decisa
sulle questioni ambientali, pur avendo ereditato una situazione figlia di compromessi di politicanti
che per decenni hanno svenduto la città e la salute dei tarantini. Noi no.
Ora, grazie a queste dimissioni scellerate, ai tavoli in cui si discuterà del futuro ambientale di
Taranto non ci saranno i rappresentanti dei Tarantini, ma un commissario nominato dal Governo
centrale.
Ha ragione il Sindaco Rinaldo Melucci: i Tarantini si ricorderanno di tutto questo e al momento
opportuno, nel segreto delle urne, sapranno punire chi ha svenduto una città per qualche poltrona.
Il nostro impegno al fianco di Rinaldo Melucci continua: vigileremo per quanto possibile sulla
prosecuzione dei tanti progetti da noi varati, e iniziamo una campagna elettorale, certi che i
Tarantini confermeranno la fiducia a chi ha per operato sempre e solo per il bene della città.
Paolo Castronovi – Assessore all’Ambiente Comune di Taranto
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FORZA ITALIA, ON. VINCENZA LABRIOLA

Il centrodestra saprà trovare giusto candidato

“Lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale di TARANTO è una manna dal cielo per i tarantini. Negli ultimi mesi, il sindaco Melucci non si è mai occupato fino in fondo delle questioni più delicate della città: non ha fatto nulla sul fronte della sicurezza e dell’immigrazione o su quello delle concessioni per la mitilicoltura, e non ha portato avanti nessuna politica di contrasto alle chiusure delle attività commerciali nel borgo. Per non parlare del braccio di ferro sull’Ex Ilva, che ha avvelenato gli animi e rallentato i processi. La lista è lunga. Ha ragione il nostro coordinatore nazionale, Antonio Tajani: l’elezione del sindaco può rappresentare una occasione per la comunità e per il centrodestra. Forza Italia, insieme agli alleati della coalizione, saprà trovare il giusto candidato per il rilancio della città di Taranto, che ha una importanza strategica per tutta l’Italia”.

Lo scrive in una nota la deputata di Forza Italia Vincenza Labriola.

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