IL GIUDICE REINTEGRA IL LAVORATORE CHE AVEVA POSTATO LA FICTION DELLA FERILLI

Era stato licenziato da ArcelorMittal. La soddisfazione di Usb, Cassese (M5S) e Melucci

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“Il giudice del lavoro ordina all’ex Ilva di Taranto di riassumere il lavoratore licenziato per un post sulla fiction con Sabrina Ferilli”. Lo rende noto il sindacato di base Usb sottolineando “la vittoria di Riccardo Cristello”.

 L’operaio, prosegue Usb, era stato “licenziato da ArcelorMittal per aver pubblicato un post sulla fiction Svegliati Amore Mio, di cui è protagonista Sabrina Ferilli” e che ha contenuti anti-inquinamento. 

Qui di seguito ecco il comunicato integrale dell’USB

Arcelor Mittal. Il Giudice del Lavoro annulla il licenziamento e reintegra Riccardo Cristello. Rizzo: “Grande vittoria della libertà di manifestare il proprio pensiero”. Cristello: “Un giorno che aspettavo da quattro mesi”

Il Giudice del Lavoro, dott. Giovanni De Palma annulla il licenziamento di Riccardo Cristello, difeso dall’avvocato Mario Soggia, e ordina il reintegro del lavoratore. Ciò, come recita la sentenza, sulla base del fatto che “la sceneggiatura della serie tv in parola riecheggi una vicenda temporalmente collocata agli inizi degli anni 2000 e che la gestione del centro siderurgico di Taranto sia stata nel tempo affidata ad una pluralità di soggetti giuridici e soltanto a far data dall’anno 2018 ad Arcelor Mittal s.p.a., oggi Acciaierie Italia s.p.a. Al contempo, vi è prova documentale delle recenti pubblicazioni di ricerche scientifiche sulla maggiore incidenza delle malattie oncologiche nella popolazione minorile tarantina, delle inchieste giudiziarie condotte dalla Procura della Repubblica di Taranto nei confronti delle “vecchie gestioni dello stabilimento”, nonché delle manifestazioni di denuncia dei decessi in età pediatrica a causa di tumori, più volte organizzate nella città ionica”.
Il Giudice del Lavoro esclude così il riferimento del post all’attuale gestione dell’acciaieria che fa capo ad Arcelor  Mittal.
Sulla base di ciò il Tribunale ha accolto “il ricorso proposto, con atto depositato in data 4.5.2021, da Cristello Riccardo nei confronti di Acciaierie D’Italia s.p.a. e annulla il licenziamento intimato allo stesso Cristello in data 7 aprile 2021; condanna Acciaierie D’Italia s.p.a. alla reintegrazione del Cristello nel posto di lavoro occupato fino alla data del licenziamento; condanna Acciaierie D’Italia s.p.a. al risarcimento del danno mediante il pagamento in favore del Cristello di un’indennità pari alla retribuzione globale di fatto dal giorno del licenziamento sino a quello della effettiva reintegrazione”.
Si chiude così la vertenza che aveva richiamato non poco clamore mediatico, e per la quale l’Usb aveva organizzato presidi sul territorio e nella capitale.  Una vittoria che appartiene certamente a Riccardo Cristello, al legale Mario Soggia, ma ancora una volta e soprattutto all’organizzazione sindacale USB.

IL COMMENTO DELL’ON. CASSESE (M5S)

“Apprendo con grande piacere che il giudice del lavoro di #Taranto ha accolto il ricorso di Riccardo Cristello, che dunque è stato reintegrato nelle sue mansioni. Come ricorderete questo lavoratore fu licenziato in modo assurdo da Arcelor Mittal solo per aver condiviso su Facebook un post sulla fiction con protagonista Sabrina Ferilli.
Un fatto che ritenni grave e che mi spinse a partecipare alla manifestazione sindacale organizzata presso il Ministero dello Sviluppo Economico per far sentire anche la voce della politica.” Così il deputato Gianpaolo Cassese.


“È un epilogo positivo per il quale ha contribuito sicuramente l’ottimo lavoro svolto dal sindacato USB Taranto e dal suo coordinatore provinciale Francesco Rizzo, nonché dall’avvocato Mario Soggia.
Una bella pagina della storia del lavoro del nostro Paese è stata così scritta grazie alla tenacia di Riccardo nel resistere e non mollare, per far rispettare il suo legittimo diritto di opinione”, conclude.

IL SINDACO  MELUCCI

Rinaldo Melucci: «Licenziare Riccardo Cristello per un post fu un errore madornale da parte di ArcelorMittal, lo denunciammo immediatamente mettendoci al fianco dell’operaio e al fianco di tutti i lavoratori vessati da un clima insopportabile. Oggi che il giudice del lavoro rende giustizia ai loro diritti, reintegrando Riccardo in azienda, possiamo affermare che la dignità anche di un solo lavoratore va sempre rispettata».

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