ORE 9, FINE DEL RAMADAN SULLA ROTONDA

Centinaia di musulmani uniti in preghiera. Festeggiamenti della comunità islamica del territorio. Nel rispetto delle norme sul distanziamento

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Pace, salute, contro la sciagura covid, perché finisca il conflitto in Palestina. Per questo e non solo hanno pregato le centinaia di musulmani che si sono dati appuntamento giovedì mattina, dalle sette alle nove, sulla Rotonda del Lungomare di Taranto. «Abbiamo pregato due volte: non solo per festeggiare la fine del Ramadan, ma anche perché il tempo restasse bello, soleggiato, come in effetti è stato, così che in quelle due ore per le quali ci è stata gentilmente concessa l’autorizzazione della Prefettura, dalle sette alle nove del mattino, potessimo pregare sulla Rotonda del Lungomare». In mattinata, dalle sette alle nove, i ragazzi di fede musulmana, dunque, hanno festeggiato la fine del Ramadan, durato trenta giorni, iniziato martedì 13 aprile e conclusosi giovedì 13 maggio.

Operatori e ospiti della cooperativa “Costruiamo Insieme”, si sono ritrovati sulla Rotonda insieme ad altri fratelli di fede musulmana, per pregare ancora insieme come accade da qualche anno, anche grazie alla grande sensibilità delle istituzioni cittadine, Prefettura e Comune di Taranto in primis. «Taranto, città ospitale e rispettosa – dice Idrees – non solo per l’accoglienza riservata agli stranieri, in particolare gli extracomunitari che chiedono asilo, ma anche nei confronti della nostra fede: molti in mattinata hanno seguito nel massimo silenzio e nel massimo rispetto la nostra preghiera; nonostante fosse un orario trafficato, non abbiamo avvertito rombo dei motori, né colpi di clacson: sono momenti come questi che ci emozionano, le nostre preghiere hanno raggiunto il Cielo e il cuore dei tarantini che ci hanno manifestato rispetto, che è anche una forma di affetto».

Anche a Taranto sono state rispettate tutte le indicazioni anti contagio. Ci ha pensato l’imam, lo stesso quanti hanno celebrato e letto la preghiera. Operatori della cooperativa “Costruiamo Insieme” hanno sensibilizzato tutti i loro ospiti a rispettare le norme indicate dal decreto. Ogni fedele ha preso parte alla preghiera con il suo tappeto. Prima di stendere il tappetino e pregare i fedeli hanno provveduto ad igienizzarsi le mani, mantenendo almeno un metro di distanza. Naturalmente tutti hanno indossato la mascherina. In questo modo la comunità islamica della nostra provincia ha celebrato la preghiera dell’“Eid-al-Fitr”, una volta concluso il Ramadan, guardando al cielo e sperando, come accaduto, che il tempo reggesse almeno durante la celebrazione della preghiera.

Quella tarantina è una comunità perfettamente integrata nel tessuto sociale. In questi mesi di emergenza sanitaria ha prestato aiuto a famiglie in difficoltà.

Per il secondo anno consecutivo la festa per la fine del Ramadan si è svolta nel perimetro delle regole indicate dalle norme anticovid, regole cioè che garantiscano il distanziamento e che invitano anche quest’anno a frammentare i raduni.

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