ARMI E SPACCIO: DUE OPERAZIONI DELLA “MOBILE”

In totale sono scattati tre arresti

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Una mirata attività d’indagine ha permesso di capire che quell’uomo poteva nascondere delle armi; i successivi servizi di appostamento e di osservazione hanno portato, ben presto, ad individuare il luogo ove potevano essere celate: l’appartamento della compagna, sito nella cittadina via Capecelatro. Finiscono, così, nella rete dei Falchi della Squadra Mobile, un tarantino di 56 anni, già noto alle forze dell’ordine, e la sua compagna, una 45enne di origini campane.

Il blitz dei poliziotti scatta dopo aver monitorato un incontro tra i due. Si decide di intervenire e la donna viene fermata a poca distanza dalla sua abitazione. Si raggiunge quindi l’appartamento per procedere alla perquisizione domiciliare.

L’attività di ricerca è minuziosa: qualsiasi oggetto presente all’interno dell’abitazione, così come ogni intercapedine e ogni elemento strutturale, potrebbe rappresentare un valido posto per occultare delle armi.

Le ricerche si rivelano fruttuose in quanto, all’interno di una borsa celata sopra un armadio, viene recuperata una pistola semiautomatica clandestina marca BERETTA mod. 70 cal. 7.65, perfettamente efficiente, completa di caricatore con sette proiettili calibro 7.35 ed altri otto cal. 22.

Inevitabile, per la coppia, l’arresto in flagranza di reato per detenzione illegale di arma clandestina.

Sempre la Squadra Mobile, in una distinta operazione di polizia, ha messo a segno un altro duro colpo allo spaccio nel capoluogo. Questa volta, finisce sotto la lente degli agenti della Sezione Antidroga un 30enne, incensurato, residente in Via Mediterraneo.

Il continuo e costante monitoraggio del territorio e l’assidua attività di osservazione porta i poliziotti della Sezione Antidroga presso l’abitazione dell’uomo. Gli agenti sono ormai certi che lì l’uomo custodisca un importante quantitativo di sostanze stupefacenti destinato alle piazze del quartiere.

I sospetti diventano presto realtà: all’interno di un armadio trovano più di mezzo chilo di cocaina suddiviso in e più di 10.000 euro in contanti.

Anche per il trentenne scatta, quindi, l’arresto arrestato in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti; la cocaina ed il denaro, ritenuto provento dell’attività illecita, sono posti sotto sequestro.

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