BITETTI: “MOSCATI, TORNIAMO ALLA NORMALITA'”

L'intervento del consigliere comunale e provinciale

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Il consigliere provinciale e comunale Piero Bitetti chiede che i malati oncologici tornino all’Ospedale Moscati. Questo il testo della nota:

Con tutta la prudenza del caso, possiamo affermare che Taranto e la provincia ionica stanno contenendo i danni prodotti dall’emergenza coronavirus. Merito delle strutture sanitarie, degli enti locali, a partire dal Comune di Taranto, ma anche dei cittadini che stanno dando prova di grande senso civico. E ciò, detto per inciso, conferma l’impressione che molto spesso ci raccontiamo peggio di come in realtà siamo. Alla luce di questo scenario incoraggiante, sia per quanto attiene il numero tutto sommato limitato di contagi che di capacità degli operatori sanitari di farvi fronte,  vale forse la pena considerare l’ipotesi di riportare la situazione alle condizioni di normalità. Questo significa, per l’area ionica, riportare all’ospedale Moscati il reparto di Oncologia che era stato trasferito, come si ricorderà, presso cliniche private. Una scelta, questa, che era stata giudicata necessaria dall’azienda sanitaria per poter affrontare al meglio l’emergenza Covid-19.  Grazie al lavoro straordinario che in queste settimane hanno svolto medici e infermieri il peggio sembra essere passato anche se, come sappiamo, non bisogna abbassare la guardia. Restituire ai pazienti oncologici il “loro” ospedale significa metterli nella condizione di poter essere curati nel migliore dei modi. E ciò non tanto, si capisce, perché in questa fase transitoria non siano stati curati con amore e professionalità quanto perché il Moscati dispone di eccellenze in campo medico riconosciute a livello nazionale. Ma significa anche, sotto un altro e non secondario punto di vista, sollecitare ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, l’adozione di quelle scelte finalizzate a dotare il nosocomio ubicato al quartiere Paolo VI di macchinari e strumentazione diagnostica utili a migliorare ulteriormente le prestazioni offerte alla popolazione ionica. Gli investimenti programmati vanno portati a termine e concretizzati nel più breve tempo possibile. È esattamente questo che ci aspettiamo dai dirigenti e dagli organi di governo istituzionalmente deputati ad assumere decisioni.Allo stesso tempo, e di conseguenza, non bisogna lesinare ogni sforzo possibile per realizzare quanto prima l’Hospice che sorgerà all’ospedale di Mottola. Occorre cioè assumere tempestivamente tutte le decisioni propedeutiche ad accrescere sensibilmente la qualità complessiva del sistema sanitario ionico per corrispondere con i fatti e in maniera adeguata alle sacrosante aspettative di una comunità, quella ionica, non di rado tradita da roboanti promesse rimaste poi  sulla carta. Trattandosi di questioni attinenti la salute dei cittadini, ogni ritardo appare e potrà apparire ingiustificato.  Proprio per questo, confido nella volontà e nel senso di responsabilità di tutti i soggetti in campo che, ne sono certo, condivideranno queste mie preoccupazioni.

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