FASE 2, LE PROPOSTE DEGLI ARCHITETTI ALLA REGIONE

Lettera del presidente Prontera a Michele Emiliano

649

Di seguito il documento prediposto dal Presidente della Federazione Regionale degli Ordini Architetti P.P.C. della Puglia – arch. Massimo PRONTERA, inviato al Presidente della Regione dott. Michele Emiliano e contenente alcune osservazioni/proposte per il sostegno alla categoria e per l’avvio della fase post emergenza COVID-19

La situazione di emergenza sanitaria che si protrae ormai da oltre quaranta giorni impone una
seria riflessione da parte di tutte le componenti sociali per le pesantissime ricadute economiche
che lo stop forzato dell’intero Paese sta portando con sé. Con quasi tutto il sistema produttivo in
lock down, ogni settore economico sta risentendo il peso di una crisi dalla quale ci si stava già
risollevando a rilento e nella quale siamo tutti ripiombati nell’arco di poche settimane. In particolare
il mondo delle professioni, nelle sue varie declinazioni, sta subendo come e forse più degli altri i
contraccolpi negativi di un sistema economico fermo e al momento senza una prospettiva chiara e
certa di ripresa nell’immediato. La categoria che questa Federazione regionale rappresenta, pur
essendo stata classificata tra i codici Ateco per i quali è stata concessa la facoltà di proseguire
nella propria attività, vive da più di quaranta giorni il paradosso di poter aprire gli studi ma di non
poter proseguire nelle attività di cantiere.
Le risorse messe in campo a livello governativo e delle varie Regioni italiane dimostrano
sicuramente un’attenzione generalizzata mai riscontrata in altre situazioni passate e fanno
comprendere l’assoluta gravità del momento storico che stiamo attraversando.
In attesa che la cosiddetta Fase 2 abbia avvio con le modalità che tutti auspichiamo essere rapide,
concrete ed efficaci, la Federazione regionale degli Ordini degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e
Conservatori della Puglia ritiene indispensabile contribuire al ragionamento in atto a livello
nazionale ma soprattutto regionale sulle misure di sostegno che si stanno mettendo in attuazione e
sui possibili scenari che potrebbero immaginarsi per la gestione ottimale dell’attuale momento
emergenziale ma soprattutto per la fase di prossima ripresa. Perché da una crisi di sistema
possano nascere nuove opportunità per tutti.
DIGITALIZZAZIONE ENTI PUBBLICI
La crisi in atto ha dimostrato da subito come l’Italia fosse in estremo ritardo culturale ed
infrastrutturale sul tema dell’informatizzazione generalizzata in particolare del settore pubblico. Se
il mondo del privato ha gestito in modo pressoché rapido ed efficace il passaggio verso il lavoro
agile, non così è stato invece per gli enti pubblici, specie per gli enti territoriali, che ancora oggi
faticano a “riaprire” i propri uffici in modalità a distanza e con le tecnologie che sono perfettamente
alla portata di chiunque. Tutto questo sta creando disservizi continui ed uno stop ingiustificato per
quelle attività che potrebbero proseguire e che invece sono inspiegabilmente ferme da oltre
quaranta giorni.
Oltre agli appelli alla collaborazione che anche questa Federazione ha promosso nelle scorse
settimane con apposite note indirizzate a tutti gli enti pubblici del territorio, è indispensabile che vi
sia una direttiva regionale in tal senso che inviti le pubbliche amministrazioni locali ad attrezzarsi
con estrema urgenza, per riprendere a pieno regime ma in modalità smart working le attività
amministrative e di rapporto con l’utenza, contribuendo con appositi capitoli di investimento sia per
la gestione dell’immediato, sia per la costruzione di un sistema informatico che possa servire per il
prossimo futuro, atteso il fatto che non si potrà più prescindere dall’uso di tali tecnologie che
dimostrano di essere pienamente efficaci, consentendo a tutti risparmi in termini di tempo e di
risorse economiche.
Nello specifico si propone:
 Dotazione da parte di tutte le Pubbliche Amministrazioni di sportelli unici telematici
possibilmente unificati (S.U.E. e S.U.A.P, Soprintendenza) per la compilazione e invio
pratiche. Questo al fine di poter far dialogare i diversi Enti con un unico sistema
informatico ed avere un’unica modalità di caricamento dei progetti;
 Aiuti alle P.P.A.A. per la dotazione di attrezzature e strumentazione e personale
adeguato, formato e dedicato ai servizi telematici;
 Dotazione da parte della Regione della piattaforma telematica per le pratiche edilizie
soggette a normativa sismica da tempo in uso in altre Regioni.
 Caricamento su tutti i siti web Istituzionali dei Comuni di tutta la documentazione
necessaria alla redazione delle pratiche edilizie, con particolare riferimento a:
– modulistica Edilizia e attività produttive aggiornata editabile;
– cartografia aggiornata e facilmente scaricabile in formati di uso comune (pdf, tif, ecc)
al fine di consentirne un’agevole utilizzo nella redazione degli elaborati grafici.
Particolare attenzione dovrà essere posta nell’uso delle retinature utilizzate al fine di
evitare errate interpretazioni.
– Regolamenti comunali, NTA, vincoli scaricabili e delibere di aggiornamento degli
strumenti urbanistici.
NECESSITA’ DI LIQUIDITA’ IMMEDIATA
Per le imprese e professionisti che lavorano per soggetti privati, si propone che la Regione avvii
una procedura simile a quella proposta per il pubblico su anticipazioni e Stati di Avanzamento
Lavori, attraverso un sistema di prestiti ai privati da restituire con tasso agevolato;
MICROPRESTITO PER I PROFESSIONISTI
Per fare fronte alla mancanza di liquidità immediata e per sostenere la sopravvivenza degli studi,
piccoli e medio piccoli, di cui è costituito il tessuto professionale pugliese, diventa indispensabile
promuovere forme straordinarie di microprestito a tasso zero, con tempi lunghi per la restituzione
ed una quota parte importante di fondo perduto
LAVORI PUBBLICI
L’opportunità di delineare azioni concrete che contribuiscano a semplificare l’azione amministrativa
sia in questa fase strettamente emergenziale, che nel breve-medio periodo, appare di
fondamentale importanza allo scopo di ottenere il duplice obiettivo di garantire risposte adeguate
ad un tessuto economico in difficoltà ma soprattutto delineare pratiche virtuose che possano
dispiegare i loro effetti in un secondo momento, rafforzando quanto strutturato in questa prima
fase.
All’interno di questo quadro di riferimento si ritiene pertanto utile proporre alcune azioni
complementari, a quelle che il Presidente della Regione ha suggerito ed in qualche modo attivato
con nota Prot. n. 1036/SP del 23 marzo scorso, che potrebbero ulteriormente contribuire a lenire le
difficoltà attuali ed impattare in tempi rapidissimi sulla filiera delle costruzioni e sulle condizioni
economiche e prospettive di vita di tutte le famiglie dei diversi operatori che ad essa afferiscono.
Stato di Avanzamento dei Lavori in deroga rispetto a quanto previsto dal CSA e dal
Contratto d’Appalto.
Il sistema annunciato, a distanza di un mese dalla predetta nota, pare non stia sortendo i risultati
attesi in quanto le Amministrazioni non autorizzano la presentazione dei S.A.L.. È necessario
intervenire mettendo a disposizione strumenti e mezzi affinché tale procedura sia urgentemente
attuata sia per i lavori finanziati con mezzi propri delle amministrazioni appaltanti sia che si tratti di
finanziamenti regionali/statali/europei
Anticipazioni sulle spese tecniche.
Ulteriore misura che potrebbe essere sostenuta è il ricorso all’anticipazione sulle spese tecniche
(ai sensi dell’Art. 35 comma 18 del D. Lgs. 50/2016 come modificato dalla L. n. 55 del 14 giugno
2019) ad inizio lavori, ad imprese e professionisti anche se i lavori sono già avviati. Le anticipazioni
potrebbero essere calcolate in percentuale sulla restante parte di lavori/parcelle;
Attivazione di un apposito Fondo di rotazione per la progettazione.
Si ritiene che l’attivazione di un apposito Fondo rotativo per la progettazione, ad integrazione di
quanto già previsto dalla DGR 545/2017, al quale le amministrazioni locali potranno attingere e
finanziare con rapidità opere pubbliche, dando impulso immediato al riavvio delle attività
progettuali e dei conseguenti cantieri edili.
Incentivazione del Concorso di Progettazione.
Questa Federazione è convinta che un ulteriore aspetto di importanza strategica possa essere il
ricorso, in maniera sistematica, allo strumento del Concorso di Progettazione per l’affidamento dei
servizi di progettazione che consente di perseguire elevati livelli qualitativi delle proposte
progettuali, celerità di affidamento dei servizi e sensibile riduzione delle possibilità di contenzioso
tra gli operatori economici che partecipano alla procedura.
EDILIZIA PRIVATA
AGEVOLAZIONI PER IL SETTORE DELL’EDILIZIA.
Nel settore privato, con un mercato dell’edilizia quasi del tutto fermo, saranno in pochi a volere
avviare da subito interventi per nuove costruzioni, ristrutturazione o attività edilizia in generale. In
pochi avranno probabilmente mezzi e voglia necessaria per riattivare da subito un comparto che
anche per quanto riguarda il mercato immobiliare subirà una forte contrazione. Pertanto la
necessità principale sarà quella di trovare sistemi per incentivare la ripresa attraverso agevolazioni
fiscali che possano rivelarsi molto vantaggiose per gli investitori, riaprendo la possibilità per il
settore privato di rimettere in moto una macchina che contribuisce in modo sostanziale alla
produzione del PIL regionale.
Al fine di riavviare tutto il processo economico, produttivo e professionale, si dovrà porre
particolare attenzione anche al settore dell’Edilizia privata, vero settore trainante dell’economia che
ruota intorno al mondo dell’edilizia e dei servizi di architettura e ingegneria. A tal fine si
propongono una serie di iniziative che possano accelerare tale processo.
Snellimento delle procedure abilitative.
Al fine di garantire la certezza sui tempi di rilascio dei titoli abilitativi, si propone lo snellimento di
tutte le procedure autorizzative, chiedendo che venga ribadito ai Comuni l’obbligo del rispetto dei
termini indicati all’art. 20 del DPR 380/2001 e, di conseguenza, la Regione svolga un’azione di
vigilanza.
Strumentazione urbanistica
– Obbligo di aggiornamento e verifica continua, a scadenze fissate, della strumentazione
urbanistica dei Comuni (Pdf, PRG o PUG);
– Modifica del Piano Casa al fine di regolamentare gli interventi possibili, le modalità, le
condizioni ed i parametri. Tale modifica si rende necessaria, sia al fine di perseguire
concretamente il miglioramento della qualità architettonica ed energetica degli edifici, che
per scongiurare che la possibilità di deroga alle previsioni degli strumenti urbanistici e dei
regolamenti edilizi comunali da un lato, ed il continuo rimandare la conclusione di questa
esperienza (con continue proroghe) dall’altro, possano generare effetti negativi effetti sul
territorio, sulla collettività insediata, ed alterare l’identità dei luoghi.
– Qualora, dunque, si volesse perseguire con la strada del Piano Casa, anche in funzione di
renderlo permanente sarebbe necessario modificarlo, regolamentarlo attraverso un
procedimento ispirato alle esigenze e specificità dei luoghi.
– Rivisitazione dei piani di Rigenerazione urbana che passi in via prioritaria attraverso la
riqualificazione, riconversione, valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico e
privato, con un impatto sull’ambiente minino, diverso da quello che si è fatto fino ad oggi
(progetti innovativi ed ecosostenibili). E’ necessario trasferire i concetti di compatibilità
ambientale, innovazione ed ecosostenibilità, impiego di materiali edili eco-compatibili,
ricorso a fonti energetiche rinnovabili, limitazione dell’inquinamento acustico – ormai
acquisiti per le nuove edificazioni – anche al patrimonio edilizio esistente.
In questa fase di assoluta incertezza generale riteniamo che il settore delle professioni,
rappresentato da questa Federazione regionale, possa contribuire in modo sostanziale a quella
fase di ripresa che ci si auspica sia quanto più rapida possibile.
Riteniamo altresì che la Regione Puglia possa e debba svolgere un ruolo decisivo per agevolare la
ripresa di tutti i processi economici non con interventi di sostegno una tantum che poco o nulla
riescono ad incidere nell’economia generale, ma con azioni strutturali che aiutino concretamente in
questa difficile fase di emergenza, creino le condizioni per una rapida ripartenza e forniscano
nuove e concrete occasioni per il prossimo futuro.
In questo quadro di riferimento gli Architetti di Puglia sono parte attiva e vogliono contribuire con
azioni concrete e proposte costruttive, anche attraverso un maggior coinvolgimento ai momenti
decisionali, alla ricostruzione di quel tessuto economico e professionale che con tanta fatica stava
lasciandosi alle spalle la crisi degli anni passati e che ora con fatica sta provando sopravvivere
all’ondata di questa crisi sanitaria.

Comments are closed.