Sulla questione Mercatone Uno qui di seguito un comunicato stampa di avv. Antonio Andrisano (Capogruppo FI Consiglio Comunale di Francavilla Fontana) 
e dell’avv. Luigi Vitali (Senatore della Repubblica FI) 
“Anche e soprattutto in questo particolare momento di emergenza sanitaria ed economico-sociale occorre un intervento immediato per garantire, fin da subito, il prolungamento della Cassa integrazione in favore di lavoratrici e lavoratori dell’ex “Mercatone Uno” anche dopo il 23 Maggio 2020 attuale data prevista per la scadenza del predetto ammortizzatore sociale.
Dalle notizie in nostro possesso, anche grazie al costante e discreto rapporto con dipendenti e rappresentati sindacali della sede ex-Mercatone di Francavilla Fontana, abbiamo contezza che gli attuali Commissari sono impegnati nella cessione di 6 punti vendita in favore di “Risparmio Casa” così come stanno lavorando per il prolungamento della cassa integrazione.
Non può e non deve trascurarsi, però, che Mercatone Uno entra in amministrazione straordinaria già nel 2015 e ciò a riprova della drammaticità della situazione che vivono i suoi dipendenti, i quali, tra l’altro, percepiscono una CIG calcolata su lavoro part-time
con tutte le conseguenze negative che ne derivavano sotto il profilo economico.
Sicuramente il percorso, già tortuoso, e’ reso ancora più complicato dall’attuale contingenza emergenziale ma, oggi, occorre garantirsi un sostegno ancora più efficace e tempestivo per le lavoratrici e i lavoratori dell’ex Mercatone Uno anche alla luce dell’art. 11 co. III del DL 30.12.2019 n. 162 (in GU N. 305 del 31.12.2019) coordinato con la L. di conversione del 28.02.2020 n. 8 recante “Disposizioni urgenti in materia di proroga dei termini legislativi, di organizzazione della P. A. nonché di innovazione tecnologica”.
Il predetto co. III prevede, infatti, che per i lavoratori dipendenti di imprese operanti nel settore della grande distribuzione a livello nazionale ammesse alla procedura di amministrazione straordinaria la misura del trattamento economico straordinario, per gli anni 2019/20, sia calcolata sulle base delle condizioni contrattuali di lavoro applicate prima della cessione originaria, se più favorevoli.
In tal modo la cassa integrazione, con un importante beneficio economico per lavoratrici e lavoratori, potrebbe così calcolarsi ed erogarsi sul “tempo pieno” e non sul “part-time”.
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