PERSONALE PRECARIO ASL, I DUBBI DELLA FP CGIL

Secondo il sindacato il processo di stabilizzazione è incerto

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Il confronto tra Regione Puglia e Ministero delle Finanze dovrebbe aver fugato gli ultimi dubbi sul futuro del personale precario delle ASL pugliesi. IL processo di stabilizzazione, però, secondo la FP Cgil, poggia su basi di assoluta incertezza, non essendoci ancora nella ASL di Taranto l’elenco del personale che potrà avviarsi verso un contratto di lavoro stabile.

Mino Bellanova, coordinatore del settore Sanità della Funzione Pubblica CGIL di Taranto, scrive proprio su questo tema una mail con richiesta di urgente incontro proprio ai vertici dell’ASL ionica assieme all’avvio di una procedura unitaria tra i sindacati.

La lettera è firmata da Bellanova e da Lorenzo Caldaralo, segretario provinciale della Funzione Pubblica di Taranto.

Sappiamo da anni della condizione di instabilità che vive il personale precario delle nostre ASL – dice Caldaralo – e la condizione di circa 270 unità con contratti a tempo, sul nostro territorio si somma all’atavica carenza di organico di circa 2000 lavoratori.

La sanità è una emergenza ma le questioni che riguardano i lavoratori di questo settore restano, secondo la CGIL, marginali rispetto alla condizione complessiva delle risposte di salute pur pressanti della provincia di Taranto.

Ora scriviamo ai vertici dell’ASL di Taranto per ricevere informazioni e riscontro in merito all’elenco dei lavoratori incardinati nel diritto di stabilizzazione – precisa Bellanova – siamo in ritardo e speriamo che l’azienda sanitaria voglia condividere al più presto con le rappresentanze sindacali la bozza di delibera che dovrebbe sbloccare la situazione.

La FP fa pressing e chiede di fare presto, alla luce dell’esito del confronto tra Regione e MEF che consentirebbe anche di ridurre notevolmente la mobilità passiva verso altre ASL extra regionali.

Il patrimonio umano e professionale delle nostre ASL merita di lavorare con serenità – sottolinea Mino Bellanova – ed è pertanto è assolutamente incomprensibile l’inerzia amministrativa che ha contraddistinto questa vicenda. Serve l’ufficializzazione dell’elenco degli aventi diritto, a prescindere dalla copertura di spesa, si tratta dell’acquisizione di un ruolo e del definitivo riconoscimento di questi indispensabili lavoratori per la nostra sanità. Un atto dovuto che ora chiederemo con forza all’ASL di Taranto.

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