“CASO TRENITALIA, LA REGIONE TRASCURA ED EMARGINA TARANTO”

La presa di posizione di Salvatore Fuggiano, componente della direzione nazionale di IDEA-CAMBIAMO

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Salvatore Fuggiano, componente della direzione nazionale di IDEA-CAMBIAMO, critica il disimpegno della Regione riguardo alla vicenda che rischia di privare Taranto di un servizio essenziale di trasporto pubblico.

Si riferisce alla nota di Trenitalia (Gruppo Ferrovie dello Stato Italiano) dello scorso 19 novembre, diretta alla V Commissione consiliare permanente del Consiglio regionale della Puglia e all’assessore Giannini, con cui è stato rimarcato che le “Frecce” di Trenitalia sono treni a mercato che non godono di contributi statali e la cui sostenibilità dipende dai ricavi.

Nella missiva Trenitalia riferisce che, causa lo scarso numero degli utenti, la copertura economica sulla tratta Salerno-Taranto, dal 2016 a dicembre 2019, è stata sostenuta con l’integrazione di un contributo della Basilicata e che, nell’ambito del rinnovo contrattuale, la Lucania ha chiesto di spostare la partenza del treno a Metaponto, e su tali basi sarà rimodulata l’offerta per la tratta Metaponto-Salerno, con prosecuzione su Milano, per il triennio 2019-2020.
Trenitalia, dunque, continua Fuggiano, ha comunicato alla regione Puglia l’esclusione di Taranto del servizio Frecciarossa, e ciò, secondo Fuggiano,

“è indice del grado di superficialità con cui il governo regionale affronta la questione del fabbisogno infrastrutturale di Taranto e della sua provincia, trascurata e sempre più emarginata.

La soppressione del servizio Frecciarossa peggiora la già grave carenza di idonei collegamenti. Si pensi alla rete autostradale che sul versante Jonico si ferma già prima di giungere a Massafra emarginando la stessa Taranto e le città della zona orientale jonica, fino ad Avetrana, ed oltre, ed alla mancanza del servizio aeroportuale civile, nonostante la dichiarata idoneità dell’aeroporto di Taranto-Grottaglie, e ancora al più che decennale ritardo per il potenziamento dello scalo commerciale-industriale ed alla mancata realizzazione di quello passeggeri del porto di Taranto.
Questa condizione impedisce lo sviluppo della regione magno-greca tarantina, penalizzata anche in conseguenza dell’irrisolta crisi dello stabilimento siderurgico che ha messo in ginocchio anche tutte le aziende dell’indotto cui non sono state corrisposte le commesse, causa per la quale le aziende tarantine hanno enorme difficoltà a versare tasse e contributi, la cui prossima scadenza è prevista per il prossimo 2 dicembre.

Questa situazione, conclude Fuggiano, dovrebbe indurre il Presidente del Consiglio a decretare la sospensione del pagamento delle imminenti tasse e di prorogare e/o rateizzare maggiormente alche le cartelle Equitalia in scadenza.

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