Vecchi, nuovi (pochi) e trasformisti

Brindisi scalda i motori per le prossime elezioni: i nomi in pista. A Francavilla il sindaco Bruno tenuto in vita da Curto, simbolo della Destra

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Si riscalda il clima politico nella provincia di Brindisi. Sullo sfondo, le elezioni politiche, quelle per il rinnovo del consiglio comunale nel capoluogo adriatico e la situazione di incertezza che regna a Francavilla Fontana, dove il sindaco Maurizio Bruno, presidente della Provincia, resta appeso a un filo e di fatto va avanti grazie al sostegno dell’ex senatore Euprepio Curto e al nipote, l’avvocato Domenico Attanasi. Una situazione abbastanza paradossale: Bruno deve dire grazie a un nome storico della Destra, Curto, che usa però bastone e carota. Proprio di recente l’ex senatore ha confermato il suo giudizio più che negativo sul Sindaco Bruno e la sua maggioranza e ha anticipato il suo voto negativo sul Pug, sul campo da golf e sul tempio crematorio.

Di “paradosso politico significativo” ha parlato di recente il leader di Forza Italia, l’onorevole Luigi Vitali: “La maggioranza del sindaco e presidente di Provincia esiste solo grazie al sostegno dello stesso Curto, che ha notoriamente radici culturali e politiche che affondano nel terreno della Destra. Eppure, ecco lo strano caso di matrimonio scombinato. Una situazione incresciosa che, però, solo i cittadini hanno diritto di giudicare nelle urne, con il legittimo esercizio della democrazia”.

Consigliere comunale dal 1985, consigliere provinciale fino al 2009 (nel 2004 il tentativo, andato a vuoto, di farsi eleggere alla presidenza della Provincia), consigliere regionale, senatore in ben quattro legislature, Curto è stato una bandiera del Movimento Sociale prima, di Alleanza Nazionale poi, quindi il transito nell’area centrista. Il tutto accompagnato da vicende movimentate (vedi il caso “parentopoli” del 2003), politiche e personali, fino all’”avviso”: cartucce 7,65 intercettate alle Poste di Bitonto e dirette a lui e al sindaco Bruno. Una coincidenza, anche questa, “paradossale”: pista politica o da collegare alle pressioni della malavita?

Nel gergo parlamentare il trasformismo indica una pratica politica che consiste nella sostituzione del confronto aperto tra la maggioranza che governa e l’opposizione che controlla con la cooptazione nella maggioranza di elementi dell’opposizione per esigenze tipicamente utilitaristiche. Nel caso di Curto, c’è da chiedersi, cosa lo spinge a tenere in vita Bruno? E, viceversa, cosa spinge Bruno a godere dell’appoggio di un uomo simbolo della Destra? Certo, in politica tutto è possibile, ma la gente, che si allontana sempre più dalla politica, più di qualche interrogativo se lo pone.

Il tutto, come detto, in vista di importanti test elettorali. A Brindisi circolano già i primi nomi: il notaio Michele Errico, Rosario Almiento e Vittorio Rina per il Pd; Riccardo Rossi per Brindisi Bene Comune; l’imprenditore portuale Teo Titi e il direttore artistico del Teatro Verdi, Carmelo Grassi. Il centro-destra punta a riunificarsi. Mentre il senatore Vittorio Zizza assume il coordinamento provinciale di Direzione Italia, Massimo Ciullo (ex An), Mauro D’Attis ed Ernestina Sicilia sono in rampa di lancio, ma si starebbe lavorando per un nome forte dell’imprenditoria. Di ritorno dalla convention di Fiuggi della prossima settimana, l’onorevole Luigi Vitali, coordinatore regionale di Forza Italia, qualche carta da giocare certamente la proporrà al partito e agli alleati.

E i candidati sindaco uscenti? Angela Carluccio dopo il “flop” potrebbe desistere, stessa cosa per Nando Marino, anche se la voglia di rivincita c’è. In molti si riaffacceranno sulla scena. Vedi l’ex sindaco Giovanni Antonino, che ha lasciato Alternativa Popolare e potrebbe puntare su Antonio D’Autilia. Molto apprezzato il nome dell’avvocato Roberto Fusco: il centro-sinistra, unito, punterà su di lui?

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