FUGGIANO: “XYLELLA, LA REGIONE HA SBAGLIATO TUTTO”

La dura presa di posizione del coordinatore provinciale di Idea

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Salvatore Fuggiano, presidente provinciale di IDEA, è tornato ad occuparsi della Xylella fastidiosa, il batterio che dal 2013 sta causando l’essiccamento degli ulivi e che dal Salento, espandendosi verso nord ha ormai iniziato ad interessare quelli della zona meridionale della provincia di Bari e sta invadendo la provincia di Taranto (Montemesola, Crispiano, ecc.).

Salvatore Fuggiano

Ssecondo Fuggiano “la Regione Puglia, anziché attuare una seria politica di sostegno degli agricoltori, finalizzata a debellare il fenomeno e a salvaguardare il patrimonio agro-forestale, ha manifestato la sua più totale incapacità di agire con prontezza e razionalità e, nonostante le perplessità emerse fin dal principio tra ricercatori, produttori, politici e società civile, si è limitata a seguire soltanto le indicazioni, da più parti contestate, del solo CNR di Bari. Secondo quanto emerso tramite una recente sentenza della procura di Lecce, infatti, non c’è la prova tecnico-scientifica che con l’eradicazione si può debellare la xylella, anzi come dichiarato da eminenti studiosi e come più volte documentato dall’EFSA, (Autorità Europea Sicurezza Alimentare), è impossibile eliminare la Xylella una volta che il batterio è entrato in campo aperto e non è neppure certo se si tratta di un batterio endemico o importato, perciò potrebbero avere ragione quei produttori che sostengono che gli ulivi delle loro campagne, nonostante siano ubicate in mezzo a zone infette, non sono stati attaccati dal batterio grazie alla loro perizia e alla perfetta esecuzione delle pratiche colturali tradizionali (diserbo, aratura, concimazione organica e microbiologica del suolo).

Fatto è che nonostante le diverse opinioni scientifiche la Regione e i governi di Sinistra, basandosi su conclusioni parziali, forse anche soltanto per gestire attraverso pochi eletti gli ingenti finanziamenti europei (solo tre vivai sono autorizzati alla coltivazione e vendita delle nuove piante) hanno preferito decidere di combattere la Xylella soltanto abbattendo gli alberi e sostituendoli con una delle due varietà che sono risultate indenni (Leccino e F17). Questo nonostante che, secondo i dati ufficiali della stessa Regione Puglia, nelle zone interessate dal monitoraggio soltanto il 2% delle piante è risultato infettato dal batterio (l’infezione non provoca sempre il disseccamento) e che ci siano stati casi in cui alcune zone siano prima state considerate infette e poi invece dichiarate sane (vedi Monopoli). Questa percentuale è talmente bassa che ha indotto molti ricercatori indipendenti a ritenere che la xylella non causi danni maggiori di qualsiasi altra batteriosi vegetale degli ulivi e che se ben trattati impareranno a convivere come è accaduto per altri patogeni nei secoli.

L’incapacità della Regione su entrambi i fronti conclude Fuggiano, disorienta l’opinione pubblica e allo stesso tempo sta danneggiando gli agricoltori, maggiormente la totalità di quelli che sono stati obbligati ad eradicare e distruggere i loro olivi senza aver ancora ricevuto alcun indennizzo, ma anche gli altri che per il reimpianto hanno chiesto i benefici del PSR Puglia, ai quali non è stata ancora erogata alcuna somma”.

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