SIDERURGICO, AGGREDITO RSU DELLA FIM CISL (AGGIORNAMENTO)

Il segretario Bentivogli: "Fatto gravissimo". I commenti della Fim Cisl Taranto Brindisi

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È di pochi minuti fa la notizia della vile aggressione subita a danni di un delegato Fim Cisl, RSU dello stabilimento tarantino Arcelor Mittal, aggredito con un coltello  all’uscita del turno di lavoro da un collega in Cassa Integrazione. Ne dà notizia l’organizzazione sindacale.

“Il nostro giovane delegato – si legge in una nota del segretario nazionale Marco Bentivogli – , alla fine del turno di lavoro, alle ore 15, è stato aggredito con un pugno alla testa. Un’altra RSU Fim-Cisl per fortuna è intervenuta immediatamente evitando che proseguisse l’aggressione. Non contento, l’aggressore ha preso un coltello nell’intento di lanciarlo al nostro delegato. Non riuscendoci si è recato verso la sua auto dalla quale ha prelevato una spranga cercando di raggiungere nuovamente il nostro delegato, senza colpirlo.

L’atto gravissimo, ai danni del nostro delegato, è la diretta conseguenza del clima d’odio di chi  continua ad alimentare strumentalmente paura e tensione tra i lavoratori mettendoli uno contro l’altro. Quanto accaduto oggi è il risultato di chi sulle difficoltà dei lavoratori in Cassa Integrazione cerca di creare consenso perverso figlio di una storia che pensavamo sepolta da anni. È di questa mattina un comunicato della nostra struttura territoriale di Taranto che esprimeva la preoccupazione per il clima in azienda, in particolare, per le difficoltà dei lavoratori in amministrazione straordinaria.

La Fim-Cisl dall’inizio di questa vertenza complicatissima è sempre stata chiara con i lavoratori, non nascondendo il difficile percorso che avrebbero dovuto affrontare, compreso quello degli ammortizzatori sociali.   Dopo anni di incertezza sul futuro del siderurgico tarantino  e sulla situazione ambientale della città,  con l’accordo raggiunto il 6 settembre 2018  con Arcelor-Mittal, si sono gettate le basi per la ripresa lavorativa, la messa in sicurezza degli impianti e la sostenibilità ambientale. E’ chiaro che dopo anni di abbandono, non tutto è realizzabile nell’immediato, servono tempo e pazienza ma il percorso è appena iniziato.  Chi continua a speculare politicamente su questa vertenza è il mandate indiretto di quanto accaduto oggi, che solo per caso non ha portato a conseguenze peggiori. Chiediamo alle forze dell’ordine e al Questore di Taranto una maggiore attenzione e vigilanza affinchè questi episodi non si ripetano”.

«Si sono vissuti momenti di forte tensione», commenta il segretario generale aggiunto della Fim Cisl, Biagio Prisciano. «Il clima sta diventando davvero pesante per il modo in cui si sta fomentando l’esasperazione di chi è a casa. Solo il caso ha voluto che i nostri due delegati non subissero conseguenze più gravi, considerando che l’aggressore ha poi provato, senza effetto, dapprima a colpirlo con un coltello lanciato a distanza e poi con un bastone».
I lavoratori non devono essere messi uno contro l’altro raccontando falsità su quello che sta accadendo come dire “che la cassa integrazione inizia oggi” “che chi è a casa è licenziato” e che la colpa di tutto ciò, cioè di queste false notizie, sia il sindacato. Tutto falso! E’ ora di smetterla perché l’accordo recita altro e spesso chi diffonde fake news è chi con l’Ilva non ha nulla a che fare se non guadagnarci in visibilità – guarda caso – sempre a ridosso di un appuntamento elettorale.
La Fim Cisl Taranto Brindisi esprime la più dura e sentita condanna per questa vile e barbara aggressione, a maggior ragione considerando che l’episodio è avvenuto in conseguenza della sua attività da volontario a difesa dei diritti dei lavoratori suoi colleghi.
«Siamo di fronte ad una violenza inaccettabile», dichiara il segretario generale della Fim Cisl Taranto Brindisi, Michele Tamburrano. «La notizia dell’aggressione di una nostra Rsu di Taranto è davvero gravissima. Esprimo a nome del Consiglio Generale della Fim Cisl un affettuoso saluto e tutta la vicinanza al nostro amico per quanto subito nello svolgimento del suo ruolo sindacale. È davvero sconcertante: tutti – conclude Tamburrano – dobbiamo adoperarci per contrastare ogni surriscaldamento degli animi e ogni atto di violenza».

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