CASTELLANETA MARINA: SEQUESTRATO STABILIMENTO ALBATROS

Il Tribunale di taranto ha convalido il provvedimento della Guardia Costiera causato da opere non autorizzate in danno all'ambiente

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Il Tribunale di Taranto ha convalidato il sequestro penale relativo a gran parte di un noto stabilimento balneare di Castellaneta Marina effettuato dalla Guardia Costiera di Taranto ed i Carabinieri Biodiversità di Marina di Ginosa nell’ambito dell’attività di controllo finalizzata alla salvaguardia dell’ambiente e del pubblico demanio marittimo lungo il litorale jonico.

Il giorno 5 febbraio, difatti, i militari della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera e dei Carabinieri congiuntamente ai dottori dell’ARPA Puglia, si sono recati in località Castellaneta Marina del Comune di Castellaneta, presso lo stabilimento balneare “Albatros”, dove hanno accertato la presenza di numerose opere realizzate senza alcuna autorizzazione paesaggistica/ambientale e demaniale, constatando, di fatto, violazioni in materia demaniale ed ambientale, che costituiscono deturpamento di un’area particolarmente protetta e di interesse comunitario.

Nello specifico, i militari operanti hanno proceduto al sequestro penale delle opere abusivamente realizzate e più precisamente di una piazzola in cemento armato di 651 mq., muro perimetrale per una lunghezza complessiva di circa 140 m., manufatto composto da 24 cabine/spogliatoio ed altri piccoli manufatti, tutti realizzati in un’area costiera tutelata ope legis e soggetta a non pochi vincoli paesaggistici ed idrogeologici. Sono stati posti sotto sequestro anche un muretto lungo circa 10 m., un manufatto di circa 6 mq., entrambi ricadenti su area demaniale, limitando così la libera fruizione del pubblico demanio marittimo, e 2 pozzi pieni di liquami dove venivano convogliati i reflui dello stabilimento, entrambi privi di autorizzazione e posizionati interamente sul pubblico demanio marittimo.

Tutta l’attività è stata prontamente notiziata all’Autorità Giudiziaria, alla quale sono stati deferiti il proprietario dello stabilimento ed il titolare della concessione demaniale marittima per le ipotesi di reato di abusiva occupazione di pubblico demanio marittimo, distruzione di bellezze naturali ed inquinamento ambientale. I militari precisano che saranno svolti opportuni accertamenti tecnico-scientifici per verificare l’eventuale aggravamento delle violazioni in materia ambientale.

L’operazione di polizia giudiziaria appena terminata evidenzia la costante collaborazione tra la Guardia Costiera, Raggruppamento Carabinieri Biodiversità ed ARPA Puglia, confermando la continua attenzione delle Istituzioni nell’attività di contrasto all’abusivismo paesaggistico e demaniale, finalizzato alla tutela del patrimonio naturalistico di cui gode il litorale jonico.

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