“Il significato dell’1 Maggio a Taranto ha un significato più forte e speriamo di poter puntare questi bei riflettori sulla problematica di Taranto”. Lo ha detto Max Gazzè prima di salire sul palco per il concerto dell’1 Maggio a Taranto promosso dai “Liberi e Pensanti”.
Per Gazzè, uno degli artisti di punta dell’evento, “la musica può fare, può creare quello che sta succedendo qua, può creare aggregazione, la gente si diverte, vive questo momento. Non si dimentichi che a Taranto il problema c’é ancora e va risolto in un modo o in un altro”, ha aggiunto Gazzè, in riferimento al conflitto salute-lavoro che va avanti da molti anni. “Abbiamo parlato col comitato, con gli operai, che ci hanno raccontato tante cose che non sapevamo, che non sapevo, la questione è complessa, ma ci vuole che qualcuno si metta lì e risolva il problema passo dopo passo una volta per tutte. Non puoi promettere di risolvere eppoi la cosa la lasci così com’é. Perché crea sofferenza, disagio, e non può andare avanti. Siamo qui per dire anche questa cosa”, ha sostenuto Max Gazzè, “e speriamo che non solo il Primo Maggio possa essere un riflettore su questa problematica”. Secondo Elio, altro artista che si esibirà nel concerto, “Taranto è città sempre bellissima, affascinante, interessante, e il clima che trovo qui è di grande entusiasmo. Devo dire con soddisfazione e con grande contentezza, che per il fatto di stare qui, stiamo tentando di fare quello che un cantante può fare, portare l’attenzione su un luogo, su un tema” ha rilevato ancora Elio a proposito della questione tarantina, aggiungendo: “Mi pare che questo sta accadendo”. Dal palco del concerto di Taranto, i conduttori Valentina Petrini, Valentina Correani ed Andrea Rivera hanno lanciato l’appello alla folla ad essere presenti alle manifestazioni del 4 maggio a Taranto a tutela dell’ambiente e della salute e contro l’inquinamento e l’11 maggio a Riace per l’accoglienza dei migranti.
A proposito della manifestazione di sabato a Taranto, che partirà dal quartiere Tamburi per dirigersi verso lo stabilimento siderurgico ex Ilva, ora Arcelor Mittal, Valentina Petrini ha gridato: “Vi vogliamo tutti qui”. Mentre per la manifestazione dell’11 a Riace, è stato ricordato il manifesto degli artisti e dei cantanti in favore dell’accoglienza. “Aprite i porti – ha detto ancora Petrini -, i migranti in mare vanno salvati”. (AGI)
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